Cascine, Giannelli (FI): “cosa aspetta il sindaco Nardella a fare qualcosa?”
Secondo Forza Italia serve un piano specifico di prevenzione e sicurezza.

Cascine, Giannelli (FI): “cosa aspetta il sindaco Nardella a fare qualcosa?”
Dopo i nuovi casi di insicurezza avvenuti presso il parco delle Cascine a Firenze, ad intervenire è oggi Giampaolo Giannelli, vice coordinatore provinciale Forza Italia Firenze.
“E così l'alta tensione al parco delle casine a Firenze continua, mentre la tranquillità, per le famiglie e tutti coloro che vorrebbero fruire serenamente di uno dei luoghi storici di ritrovo di Firenze, è ormai un pallido ricordo.
Anche 2 notti fa, infatti, secondo le ultime notizie, c’è stato uno scontro fra bande di nordafricani e i ’latinos’, ovvero i sudamericani, in prevalenza peruviani, che popolano, giorno e soprattutto notte, il parco delle Cascine. Nel regolamento di conti, avvenuto in piazzale Vittorio Veneto, hanno avuto la peggio due tunisini, uno dei quali è finito al pronto soccorso di Santa Maria Nuova per la ferita a un polpaccio, causata probabilmente da un collo di bottiglia. Trenta giorni la prognosi.
Secondo quanto hanno riferito alla polizia I due nordafricani l'aggressione sarebbe avvenuta intorno alle 5 di mattina. Gli aggressori, al momento ricercati, sarebbero stati almeno 3. Tra l'altro, le indagini effettuate dagli agenti è emerso che il connazionale del ferito non era in regola col permesso di soggiorno e avrebbe avuto con sè un coltello”.
Un vero e proprio Far West
“Il parco delle cascine - ha commentato ancora Giannelli - continua ad essere un vero e proprio far west, luogo dove spaccio e regolamenti di conti tra bande sono oramai narrati con cadenza almeno settimanale.
Una situazione insostenibile per Firenze, la voglia e la necessità di ripartenza del capoluogo fiorentino e di tutte le persone per bene.
Cosa aspetta il Sindaco Nardella a prendere, ma per davvero, in pugno la situazione e far cessare questo degrado, indegno della nostra spendida città, coinvolgendo il Prefetto e tutti i soggetti interessati? Serve un piano specifico di prevenzione e sicurezza”.