"PESSIMA NOTIZIA"

Chiude lo storico punto vendita Conbipel di Pieve a Nievole: in 11 senza lavoro

Per il 6 febbraio prossimo è previsto un incontro sul tema che riguarda l'azienda Conbipel a livello nazionale

Chiude lo storico punto vendita Conbipel di Pieve a Nievole: in 11 senza lavoro
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Sabato 25 gennaio è stato l'ultimo giorno per la storica Conbipel di Pieve a Nievole. Il punto vendita di via Guglielmo Marconi ha infatti abbassato la saracinesca, lasciando senza lavoro le 11 donne impiegate. A dare notizia dell'ultimo giorno di apertura al pubblico del negozio in provincia di Pistoia è stato il sindacato Filcams Cgil Pistoia-Prato con una nota a firma di Alessio Luzi.

La nota di Filcams Cgil Pistoia-Prato

"Dopo molti anni di presenza sul nostro territorio, lo storico marchio di abbigliamento Conbipel, il 25 gennaio chiude il punto vendita di Pieve a Nievole lasciando senza un posto di lavoro 11 lavoratrici. Le scelte e le strategie commerciali, in molti casi dubbie, hanno portato ad avere un calo delle vendite sempre più importanti, fino ad indurre l’azienda a richiedere periodi di ammortizzatori sociali e riduzioni orarie per sopperire ai costi della manodopera da rispettare. La continuazione di queste difficoltà ha portato a un concordato preventivo, e successivamente alla vendita della società. La nuova proprietà ha manifestato una mancanza di un piano industriale che proponesse iniziative e investimenti per il rilancio del brand, ma ha perseguito la vecchia strada continuando con politiche commerciali senza una visione di prospettiva e inadeguate".

"Il negozio di Pieve a Nievole ha sempre rappresentato un punto di riferimento storico per la comunità locale e provinciale, la chiusura porterà sicuramente a un impoverimento del territorio già sottoposto a crisi mai risolte, con un impatto sociale devastante e irreversibile. Per il sindacato è incomprensibile definire un piano di rilancio che riduce nettamente il perimetro aziendale e che crea disoccupazione in tutto il territorio nazionale. La Filcams Cgil Pistoia Prato congiuntamente alle lavoratrici chiede l’intervento delle Istituzioni locali e regionali, per tutelare l’occupazione e il reddito di undici famiglie. Per scelte sbagliate e gestioni fallimentari, saranno le lavoratrici e i lavoratori a pagare".

Incontro il 6 febbraio

Per il 6 febbraio prossimo è previsto un incontro sul tema che riguarda l'azienda Conbipel a livello nazionale. Buona parte dei 130 punti vendita del marchio di pelletteria e abbigliamento sono infatti a rischio chiusura. La nuova società ha annunciato che potrebbero esserci nuovi investitori pronti a rilevare il marchio ma con appunto una chiusura di diversi punti vendita sul territorio italiano. Tra di essi appunto, vi è anche quello di Pieve a Nievole.

Le parole di Marco Niccolai (PD)

"La chiusura dello storico negozio Conbipel a Montecatini Terme rappresenta una pessima notizia per tutta la realtà della Valdinievole, già in difficoltà dopo un lungo periodo di crisi industriale e produttiva. Ben 11 persone, tutte donne, perderanno il posto di lavoro senza che siano state neppure valutate possibilità alternative".

"Da parte della proprietà ci saremmo aspettati proposte per il rilancio del marchio, scelte strategiche e un piano industriale in grado di sostenere il recupero di quote di mercato. Invece è arrivata la soluzione più facile e dolorosa che inevitabilmente porterà a un ulteriore impoverimento del territorio con conseguenze sociali ed economiche gravissime".

"In questo contesto è evidente, ma non è una novità, la totale incapacità del governo Meloni che resta solo a guardare passivamente e si dimostra non in grado di gestire le crisi che riguardano il Paese in maniera sempre più preoccupante. Tutti gli indicatori, peraltro, segnalano che il rilancio dell'Italia passa soprattutto da una piena occupazione, in particolare quella femminile: il lavoro è un diritto costituzionale e deve essere garantito".

"Come Partito Democratico Provinciale di Pistoia siamo a fianco dei lavoratori coinvolti dalla vicenda ed esprimiamo loro piena solidarietà. Registriamo ancora una volta l’assenza del governo e, d’intesa coi sindacati che già stanno lavorando alla crisi, siamo a disposizione della Regione Toscana e delle istituzioni locali per favorire ogni possibile soluzione positiva della crisi. Non possiamo permettere che il diritto al lavoro venga svilito in questo modo, cancellando con un tratto di penna anni di esperienza e professionalità".

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