I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i militari della Guardia di Finanza di Livorno hanno eseguito, su disposizione della locale Autorità Giudiziaria, la confisca di 600.000 euro a conclusione di un’articolata operazione anticontrabbando. Le attività investigative traggono origine da approfondimenti e mirate analisi di rischio su merci provenienti dalla Cina, importate da tre società artatamente create per interporsi tra il fornitore e il reale destinatario, situato nella provincia di Napoli e responsabile anche di emissione di fatture false per diversi milioni di euro. La somma confiscata rappresenta il profitto illecito del contrabbando aggravato legato all’utilizzo da parte delle tre società di comodo, prive di una struttura effettiva, che effettuavano importazioni dalla Cina di utensili per il “fai da te” eludendo la normativa sul pagamento dell’Iva all’atto dell’importazione in favore delle reali società destinatarie che acquistavano il prodotto a sdoganamento effettuato. Le complesse attività di servizio, svolte anche con l’ausilio di indagini tecniche, hanno confermato l’utilizzo strumentale delle fittizie società coinvolte e consentito di individuare i reali destinatari delle partite di merce importate. Di fatto, le società di comodo gestite da “prestanome”, che risultavano le importatrici della merce, pagavano il materiale proveniente dalla Cina con somme loro accreditate dalle effettive destinatarie dei prodotti. La positiva conclusione dell’attività di servizio in argomento conferma, ancora una volta, la perfetta sinergia tra Fiamme Gialle e ADM sotto la fondamentale direzione della Procura della Repubblica di Livorno.
Operazione in porto
Contrabbando dalla Cina, 600.000 euro confiscati
Una società di comodo sdoganava la merce alle aziende effettive che la acquistavano a prezzo vantaggioso