La grande paura è passata per due fratellini di tre e sei anni che alcune settimane fa, mentre giocavano con una bottiglia di alcool in casa sono rimasti gravemente ustionati: sono ancora ricoverati al Centro ustioni del Meyer con ustioni di secondo e terzo grado, ma ora sono in via di guarigione.
I piccoli stavano giocando in casa con una bottiglia contenente alcool, ma il liquido infiammabile, fuoriuscendo, ha provocato un ritorno di fiamma, bruciandoli sul torace e sugli arti. Le loro condizioni sono apparse subito serie ed entrambi stanno affrontando un lungo periodo di ricovero nel reparto specializzato dell’ospedale pediatrico fiorentino.
I medici sono stati costretti a procedere con un innesto cutaneo, una delicata procedura chirurgica in cui un frammento di pelle viene prelevato da una parte sana del corpo per coprire l’area di pelle danneggiata. Si tratta di una tecnica chirurgica fondamentale per la ricostruzione della pelle perduta e per il recupero della funzionalità e dell’estetica dell’area lesa.
Dopo molte settimane, le condizioni dei piccoli sono finalmente migliorate e presto, si spera, potranno fare ritorno a casa.
Dopo i numerosi casi avvenuti nei mesi scorsi di bambini coinvolti in incidenti– bruciati da borse dell’acqua calda e fomente – il Centro ustioni dell’AOU Meyer Irccs torna a lanciare un allarme sulla sicurezza tra le pareti domestiche.
“Occorre un controllo molto attento – spiegano gli specialisti – i bambini non devono avere accesso all’alcool, che è davvero pericoloso. I recipienti che contengono liquido infiammabile devono essere tenuti fuori dalla loro portata”.
Un appello viene rivolto anche alle case produttrici. “Sarebbe importante – concludono – che il pericolo fosse segnalato in modo ancora più evidente. E sarebbe importante anche evitare che le bottiglie possano essere spremute, perché il getto che fuoriesce può incendiarsi, ustionando i piccoli utilizzatori”.