A bordo due imprenditori

Ritrovato l’elicottero precipitato

Segnalata un'avaria a bordo mentre il velivolo viaggiava tra Marche e Toscana

Ritrovato l’elicottero precipitato

Individuato nella mattinata di lunedì 10 novembre  dalle squadre dei soccorritori nei boschi di Badia Tebalda (Arezzo), un’area particolarmente impervia, l’elicottero scomparso dal radar nel pomeriggio di domenica 9 novembre, mentre volava sull’Alpe della Luna, al confine tra le province di Pesaro-Urbino e Arezzo.

Il velivolo, che è andato a fuoco, era su un piccolo terreno pianeggiante tra le località di Frisciano e Badia Tedalda, sul versante aretino dell’Alpe della Luna. L’ipotesi è che i due piloti abbiano in qualche modo tentato un atterraggio di fortuna, non riuscendoci.

La carcassa è stata individuata dall’elicottero dei vigili del fuoco in una zona boscosa nei pressi del lago di Montedoglio, in provincia di Arezzo. I pompieri dopo averla avvistata dall’alto si sono verricellati per raggiungerlo: l’area non è raggiungibile con i mezzi se non a piedi.

A bordo due imprenditori toscani

A bordo due persone: Mario Paglicci, 77 anni, fondatore di Gimar, azienda aretina che opera nel mondo della gioielleria, e Fulvio Casini, 67 anni, da anni alla guida di una agenzia immobiliare a Sinalunga (Siena).

Erano partiti dall’aeroporto ‘Giovanni Nicelli’, dal Lido di Venezia, a bordo di un Augusta Westland 109, con destinazione l’aviosuperficie ‘Serristori’ di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo.

L’avaria segnalata a una parente

Secondo una prima ricostruzione, ci sarebbe stata un’avaria a bordo, mentre il velivolo viaggiava tra Marche e Toscana, segnalata al cellulare a una parente di Paglicci, poi l’allarme, scattato intorno alle 17 di domenica con una richiesta di aiuto al 118 della Asl Toscana Sud Est attraverso il sistema satellitare internazionale Cospas-Sarsat, progettato per coordinare operazioni di ricerca e soccorso.

Le ricerche, partite nel tardo pomeriggio di domenica, hanno visto impegnati gli elicotteri dei Vigili del Fuoco, dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito Italiano, ma i voli erano stati sospesi a causa delle condizioni meteo avverse.

Durante la notte le ricerche sono proseguite via terra e con l’aiuto dei sistemi a pilotaggio remoto (droni) del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e dei Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Sul posto impegnati anche i militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza, vigili del fuoco, i Carabinieri, un’ambulanza del 118 e i volontari della protezione civile locale.