Fine vita, passo in avanti per la proposta di legge. E l'udienza sul caso Massimiliano è rinviata al 12 marzo
Con i voti del Pd e l'astensione di FdL, è stato votato sì alla discussione in consiglio regionale e si andrà in aula a febbraio
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“Siamo davanti al Tribunale di Firenze perché con Felicetta Maltese e Chiara Lalli abbiamo aiutato Massimiliano a interrompere quella che per lui era diventata una condizione di tortura e di sofferenza insopportabile, consentendogli così di ottenere l’aiuto alla morte volontaria in Svizzera”.
Queste le dichiarazioni di Marco Cappato alla fine dell’udienza di fronte alla giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale di Firenze, Agnese Di Girolamo, sul caso di Massimiliano, 44enne di San Vincenzo, provincia di Livorno, malato di sclerosi multipla, morto in una clinica svizzera l’8 dicembre 2022.
Il giudice fiorentino deve adesso decidere se archiviare l'accusa di aiuto al suicidio contestata a Cappato e ad altre due appartenenti all'associazione, Chiara Lalli e Felicetta Maltese, autodenunciatisi nel dicembre 2022. Il gip ha fissato la nuova udienza per il 12 marzo.
“Abbiamo sentito come un nostro dovere aiutare Massimiliano a interrompere una condizione che per lui era diventata di tortura. Ora la giudice per le indagini preliminari dovrà decidere se l’interpretazione che ha dato la Corte costituzionale del criterio della ‘dipendenza da trattamenti di sostegno vitale’ può essere applicato, come noi riteniamo, al caso di Massimiliano, che era dipendente da assistenza continuativa”.
Il collegio legale di Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese, coordinato dall’avvocata Filomena Gallo – e composto anche dagli avvocati Maria Elisa D’Amico, Francesca Re, Rocco Berardo, Irene Pellizzone, Benedetta Liberali, Francesco Di Paola, Alessia Cicatelli – ha chiesto l’archiviazione alla luce dell’interpretazione che la Consulta ha fornito con la sentenza 135/24: la sentenza ha infatti ampliato i margini del requisito del trattamento di sostegno vitale rispetto alla precedente sentenza 242/19, facendovi rientrare anche l’assistenza vitale cui era sottoposto Massimiliano.
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Passo in avanti per la proposta di legge sul fine vita
“Oggi a Firenze si riunisce anche il Consiglio regionale sul tema del fine vita. Spero che nelle prossime settimane sarà approvata la nostra proposta di legge regionale dell’Associazione Luca Coscioni ‘Liberi Subito’ per dare tempi e modalità certe di risposta alle persone che chiedono di essere aiutate a morire e invece il Servizio sanitario nazionale spesso si fa aspettare mesi o anche anni prima di dare una risposta”.
Così aveva parlato Filomena Gallo, avvocata e Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, poche ore prima del parere favorevole espresso dalla commissione sanità regionale presieduta da Enrico Sostegni (Pd). La proposta di legge sul fine vita da parte della regione Toscana ha infatti compiuto un nuovo passo in avanti. Con i voti del Partito Democratico e l'astensione di Fratelli d'Italia, è stato votato sì alla discussione in consiglio regionale e si andrà in aula a febbraio (la data non è ancora stata definita).