Firenze, condannato a 15 anni l'uomo che uccise a coltellate un 19enne
L'omicidio avvenne in pieno centro nella notte tra il 13 e il 14 marzo 2024

Il gip di Firenze ha condannato a 15 anni, in un processo con rito abbreviato, Cheikhna Dia, il 28enne senegalese accusato di omicidio volontario e rapina per la morte di Petru Tataru, il 19enne di origine moldava, trovato in fin di vita per le coltellate ricevute in largo Alinari, a Firenze, la notte tra il 13 e 14 marzo 2024.
Nessun risarcimento alla famiglia della vittima che per motivi tecnici non è stata ammessa come parte civile. La sentenza è stata letta poco fa.
I difensori, avvocati Francesco Stefani e Chiara Galli, hanno chiesto, per il fatto, il riconoscimento del reato meno grave di omicidio colposo o, in ipotesi, omicidio preterintenzionale.
In aula, c'era anche Silvia, la madre del 19enne ucciso. La donna ha chiesto di costituirsi parte civile ma il giudice ha respinto la richiesta per motivi tecnici.
Fu un omicidio efferato tra giovani immigrati a Firenze. Grazie alle telecamere pubbliche e private, gli investigatori della squadra mobile riuscirono a ricostruire ciò che accadde.
La vittima, secondo l'accusa, avrebbe avuto una discussione con un gruppo di persone, tra cui il senegalese, di fronte a un fast food, a due passi dalla stazione di Santa Maria Novella.
Poi l'omicida, Dia, avrebbe attirato Tataru in via Fiume, che è una strada defilata nella zona.
Qui, sempre la Procura spiega che dopo aver strattonato e minacciato con un coltello il 19enne, lo avrebbe colpito al braccio, al fianco e all'addome.
Poi, dopo avergli rapinato il denaro, fuggì. Tataru, ferito, raggiunse Largo Alinari dove si accasciò, privo di forze e con emorragie.
A dare l'allarme al 118 furono dei passanti. La vittima dell'aggressione fu portata in condizioni gravissime all'ospedale di Santa Maria Nuova, dove morì.
L'aggressore fu rintracciato dalla polizia a bordo di un'auto con altre cinque persone ancora nei pressi del centro, in piazza de' Nerli.
I sei furono ascoltati in questura e poi per Dia fu disposto il fermo di indiziato di delitto. Da allora è sempre rimasto in carcere.