Contusione al naso per un uomo e frattura scomposta all’orbita per l’amico, probabilmente da operare. Ma più che le ferite a far male ai due fiorentini protagonisti di queta disavventura in un venerdì di fine estate è quello che è accaduto.
Due coppie tra i 35 e i 37 anni, stava tornando alla macchina dopo aver trascorso in un locale in piazza della Libertà. Era l’una e mezzo di sabato 6 settembre. I quattro via Toscanelli hanno incrociato tre ragazzi, poco più che ventenni, che hanno iniziato a importunare verbalmente le donne.
Il racconto dell’accaduto
“Camminavano davanti a noi e parlavano animosamente – ha spiegato una delle signore – noi ci siamo zittite, loro si sono girati fermandosi. Nel superarli uno di loro ha iniziato a dirci “oh belle, che fate stasera“, ha raccontato una delle due donne. Sembrava tutto finito lì ma a quella scena avevano assistito i mariti, rimasti indietro. Che hanno detto ai ragazzi di smetterla facendo notare il loro atteggiamento fastidioso. Mentre uno chiedeva scusa, un altro da dietro ha colpito all’improvviso, a pugni, prendendo i due uomini alla testa e al volto. “Ho provato a rincorrerli, ma sono stati più veloci di me” ha aggiunto uno degli aggrediti.
Il ricorso alle cure in ospedale
A quel punto sono state chiamato la polizia e l’ambulanza. I soccorsi hanno portato entrambi i feriti al Santa Maria Nuova. Uno dei due se l’è cavata con tre giorni di prognosi; l’amico invece deve tornare fra qualche giorno in ospedale per capire se deve operarsi o meno. Nulla di grave né di irreparabile. Ma rimane l’indignazione.
Il mondo della notte incattivito
“Ho 37 anni ed esco da quando ne ho 12 – chiosato l’uomo – di situazioni ne ho vissute, so bene com’è il mondo della notte, ma una cosa del genere non mi era mai successa. “È la prima volta che mi trovo in una situazione del genere” è il commento della moglie. Non ho mai avuto paura, sono sempre stata una persona dalla risposta pronta, ma qualcosa è cambiato. Non mi sento tranquilla, anzi mi sento ospite in casa mia, tra l’altro non voluta. Per me con questa brutta avventura si chiude un capitolo”. Un timore condiviso che ultimamente sta prendendo piede tra giovani e meno giovani, che ormai faticano a riconoscere una Firenze evidentemente cambiata, non più sicura e incattivita.