3,7 milioni di euro

Firenze, operato due volte al cervello che non esisteva: maxi-risarcimento

A distanza di dodici anni, il ragazzo vive in stato vegetativo e con tetraparesi spastica

Firenze, operato due volte al cervello che non esisteva: maxi-risarcimento

Gli era stato diagnosticato un tumore al cervello. Invece era un’encefalite, curabile con farmaci. Ma il piccolo venne comunque operato due volte, nel 2012 e nel 2013, all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Oggi, a distanza di dodici anni, il ragazzo – che all’epoca era solo un bambino – vive in stato vegetativo e con tetraparesi spastica.

“Un’operazione devastante”

Secondo la sentenza firmata dal giudice Roberto Monteverde, i medici avrebbero dovuto comprendere che non si trattava di una forma tumorale ma di encefalite erpetica, un’infiammazione cerebrale che non richiedeva interventi chirurgici. L’operazione di lobectomia temporale, cioè la rimozione di parte del lobo temporale del cervello, fu quindi del tutto inutile e devastante.

Per i consulenti tecnici, un diverso trattamento farmacologico avrebbe potuto cambiare completamente la storia clinica del bambino.

Bassa aspettativa di vita

Dopo aver esaminato una copiosa documentazione clinica, ascoltato testimoni e disposto due perizie medico-legali, il giudice ha stabilito che l’invalidità del ragazzo è la diretta conseguenza di un’assistenza sanitaria inadeguata.

Secondo la perizia, l’aspettativa di vita del giovane oggi si aggira sui 35-40 anni. Se curato correttamente con i soli farmaci, avrebbe potuto vivere quasi normalmente.