E’ ancora un rebus per gli investigatori la figura di Vasile Frumuzache, la guardia giurata di origine romena in carcere per la morte delle due escort romene Ana Maria Andrei e Denisa Paun.
Tre omicidi irrisolti
Il sospetto della procura di Prato continua infatti a essere quello di una catena di delitti seriali, così nelle ultime settimane è proseguito il lavoro sugli elenchi delle persone scomparse e anche sui vecchi casi rimasti senza un colpevole.
In particolare gli inquirenti indagano su tre omicidi irrisolti, due avvenuti in Toscana e uno in Emilia Romagna. Si tratterebbe di delitti particolarmente efferati, almeno uno dei quali datato nel tempo.
Il rifiuto… del rifiuto
Anche i carabinieri del Reparto analisi criminologiche nello studio sul profilo criminale della guardia giurata, avevano indicato come concreta l’ipotesi che i delitti da attribuire a Frumuzache non fossero solo due.
Centrale, nel dossier, il tema del rifiuto: “Non so perché le ho uccise — Le parole usate nel terzo interrogatorio da Frumuzache — ho sempre reagito male a un rifiuto”.
Killer per professione
L’ipotesi di una catena di delitti seriali resta aperta anche riguardo l’altra chiave investigativa, apparentemente inconciliabile con la prima, secondo la quale Frumuzache sarebbe un killer al soldo di una banda di sfruttatori. In questo filone resta ancora al vaglio la posizione di un avvocato calabrese, che potrebbe secondo la procura avere avuto un ruolo nella scomparsa di Denisa.
La premeditazione… in concorso
Nei giorni scorsi, infine, la procura di Prato ha chiesto il rinvio a giudizio proprio per l’omicidio della giovane cittadina romena. La procura accusa la guardia giurata di aver agito in concorso “con altri soggetti allo stato non identificati”. Contestata anche la premeditazione perché il giorno precedente il delitto Frumuzache avrebbe fatto due sopralluoghi per studiare le vie di accesso e di fuga.