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Minacce, massoneria e revenge porn: la Procura di Prato accede alla loggia Sagittario

Nella mattinata di oggi, giovedì 4 settembre 2025 polizia e Guardia di Finanza hanno effettuato un accesso nella sede della loggia Sagittario per acquisire documenti nell’ambito dell’inchiesta sul ricatto al politico Cocci, sospettato di revenge porn e diffamazione.

Minacce, massoneria e revenge porn: la Procura di Prato accede alla loggia Sagittario

In una svolta decisiva dell’inchiesta aperta nei confronti di Tommaso Cocci, ex capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale di Prato, gli investigatori hanno eseguito un accesso nella sede della loggia Sagittario, situata in via Lazzerini.

A condurlo, questa mattina, la Digos della Questura di Prato insieme ai finanzieri dei Nuclei di polizia economico-finanziaria di Prato e Firenze, per raccogliere documenti ritenuti fondamentali dalle autorità giudiziarie .

L’inchiesta, avviata sulla base della denuncia dello stesso Cocci, si concentra su due ipotesi di reato: revenge porn (diffusione di immagini sessualmente esplicite senza consenso) e diffamazione. Le indagini hanno preso il via a seguito dell’invio anonimo di lettere minatorie che includevano una foto intima dell’esponente politico, allegata a gravi accuse, tra cui pedofilia e legami massonici .

Il coinvolgimento della loggia Sagittario è al centro delle indagini: Cocci era iscritto e ne ha ricoperto la carica di segretario fino a giugno, quando ha dichiarato di essersi sospeso (“in sonno”) in vista della sua candidatura alle elezioni regionali di ottobre .

Già nei giorni scorsi, la Procura aveva ottenuto gli elenchi degli affiliati alla loggia, ma evidentemente è stato ritenuto necessario intraprendere un accesso diretto per raccogliere ulteriore documentazione utile all’indagine .

Il procuratore Luca Tescaroli ha sottolineato la delicatezza dell’inchiesta, particolarmente in un momento elettorale, e ha ribadito che si procede nel massimo riserbo per tutelare la verità dei fatti e individuare eventuali responsabilità penali .

Nel frattempo, gli accertamenti continuano. Non solo sulla loggia: la Procura ha richiesto anche verbali dal Comune di Prato, tra cui quelli relativi a una mozione sui test antidroga per rappresentanti istituzionali, per verificare possibili legami e contesti collegati alla vicenda .