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Morte cardiaca improvvisa: in Toscana adesso una legge per la prevenzione

Nelle scuole superiori della regione partiranno screening cardiologici mirati, con elettrocardiogrammi digitali

Morte cardiaca improvvisa: in Toscana adesso una legge per la prevenzione
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Una legge per salvare vite. La Toscana vara la prima normativa in Italia contro le morti cardiache improvvise nei giovani: un provvedimento che nasce dal dolore per tragedie come quelle di Davide Astori e Mattia Giani, ma che guarda al futuro con la prevenzione.

Il cuore del progetto è chiaro: diagnosi precoce e sensibilizzazione. Nelle scuole superiori della regione partiranno screening cardiologici mirati, con elettrocardiogrammi digitali che, dopo apposita formazione, potranno essere eseguiti direttamente dai docenti. A questi si aggiunge un questionario per valutare eventuali fattori ereditari, così da individuare i ragazzi più a rischio.

Un passo avanti importante contro una patologia rara ma drammatica: colpisce un giovane su 100mila, spesso in apparenza sano, e troppo spesso durante l’attività sportiva.

L’iniziativa prende spunto da un’esperienza pilota coordinata dalla Fondazione Monasterio e dalla Scuola Superiore Sant’Anna, oggi pronta a diventare realtà su tutto il territorio toscano.

Ma la legge non si ferma agli screening: prevede la creazione di un Registro regionale delle morti cardiache improvvise, corsi di rianimazione per studenti e insegnanti, e un piano per diffondere e gestire al meglio i defibrillatori, con una mappatura completa e persino un’app che indicherà in tempo reale il DAE più vicino.

Infine, è istituita una commissione tecnica regionale per monitorare e aggiornare le misure.

Un modello che guarda alle esperienze del Nord Europa, con un obiettivo semplice e ambizioso: non lasciare che altre famiglie vivano drammi che si sarebbero potuti evitare.