PROSEGUE LA MESSA IN SICUREZZA

Nave contro il pontile di Marina di Massa: indagato il comandante

Nel frattempo, ARPAT ha effettuato i campionamenti nell'area. Allo stato attuale non ci sono segnalazioni di rilasci di sostanze inquinanti

Nave contro il pontile di Marina di Massa: indagato il comandante
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Il comandante della Guang Rong è il primo indagato nel caso della nave abbattutasi contro il pontile di Marina di Massa a causa delle condizioni meteo marine avverse. Il suo nome è Milan Durisic, montenegrino di 42 anni, al timone dell'imbarcazione battente bandiera cipriota protagonista dell'incidente di martedì 28 gennaio. Il 42enne dovrà rispondere di naufragio colposo.

Nel frattempo - nonostante il maltempo di questi giorni - proseguono i lavori di messa in sicurezza della nave. Il timore, fin dall'inizio, è legato ad il rischio di disastro ambientale, ovvero allo sversamento in mare del carburante della nave. Per fortuna, al momento non risultano tracce in mare, con i grandi serbatoi apparentemente integri. Gli addetti hanno installato due panne protettive per contenere eventuali sversamenti di carburante, uno posizionato vicino alla nave e uno più esterno.

Arpat ha effettuato i campionamenti dell'area

I campionamenti di ARPAT

Intanto, giovedì 30 gennaio ARPAT ha effettuato i campionamenti nell’area. Allo stato attuale - come già accennato in precedenza - non ci sono segnalazioni di rilasci significativi di sostanze inquinanti dalla nave nell’area interessata.

Nel corso del sopralluogo del 30 gennaio sono stati individuati quattro punti intorno alla nave e ulteriori due punti più vicini alla riva, su cui sono stati effettuati i campionamenti chimici e biologici finalizzati ad implementare il Piano di monitoraggio che sarà eseguito durante i lavori di messa in sicurezza della nave. Sull’area interessata sono stati effettuati campionamenti finalizzati a conoscere anche lo stato biologico delle acque, in particolare fitoplancton, sedimenti e granulometria, al fine di monitorare l’evoluzione delle matrici ambientali durante le fasi di rimozione del relitto e valutare lo stato di salute dell'ecosistema marino.

"ARPAT verificherà insieme agli altri enti coinvolti le eventuali contaminazioni - ha commentato il Direttore generale ARPAT, Pietro Rubellini - ma anche eventuali impatti sull'ecosistema marino in una logica di protezione dell'ambiente funzionali a garantire la tutela della salute umana".

“Trasformeremo in positivo questo evento calamitoso impegnandoci fin da subito in una rapida costruzione del pontile, così identitario per la città di Massa. La Regione sarà vicino al Comune e alla Prefettura nello sviluppo dei lavori perché il ripristino dei luoghi è un’esigenza fondamentale per il futuro”. Sono le parole del presidente Eugenio Giani di ritorno da Massa dove ieri ha svolto un lungo sopralluogo insieme all’assessora all’ambiente Monia Monni, al prefetto, ARPAT e tutti i soggetti coinvolti. L'assessora all'ambiente Monni ha poi spiegato che "i soggetti incaricati dall'armatore stanno posizionando due tipi di panne, quella più vicina alla nave, capace di trattenere le quantità di carburante eventualmente rilasciate e una più esterna", che "invece ha una forte capacità di contenimento".

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