Ergastolo confermato in appello. La Corte d’assise d’appello di Firenze, presieduta da Daniele Cenci con il giudice relatore Rosario Lupo, ha confermato la condanna all’ergastolo per Gianluca Paul Seung, 37 anni, residente a Torre del Lago, riconosciuto colpevole dell’omicidio della psichiatra Barbara Capovani.
La sentenza è arrivata in serata, al termine di un processo che ha ripercorso una vicenda capace di scuotere profondamente il mondo sanitario e l’opinione pubblica.
L’imputato, che aveva già ammesso il delitto nel processo di primo grado, ha rilasciato dichiarazioni spontanee all’apertura dell’udienza, ripetendo le sue teorie sul presunto coinvolgimento della vittima ma chiedendo di escludere la premeditazione.
La decisione della Corte
Il procuratore generale Giuseppe Ledda aveva sollecitato la conferma della pena massima e il rigetto della richiesta, avanzata dalla difesa, di una nuova perizia psichiatrica. Gli avvocati Gabriele Parrini e Andrea Pieri, legali di Seung, avevano insistito sul profilo psicologico dell’imputato e sulla necessità di approfondire la sua capacità di intendere e di volere. La Corte ha però accolto la linea dell’accusa, riconfermando la condanna già pronunciata in primo grado.
La memoria della dottoressa Capovani
L’omicidio risale al 21 aprile 2023, quando Barbara Capovani, 55 anni, venne aggredita e uccisa davanti al reparto di psichiatria dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, dove lavorava. La dottoressa era stimata dai colleghi per la sua dedizione e per l’impegno con cui affrontava situazioni spesso complesse e delicate.
Nel processo di appello, le parti civili hanno ribadito l’importanza di dare un valore concreto alla memoria della vittima. La famiglia Capovani è assistita dall’avvocato Stefano Del Corso, mentre l’Asl Nord Ovest è rappresentata da Maria Fernanda Ventura. L’Ordine dei medici, con gli avvocati Milvia Pasquinelli e Alessandro Niccoli, ha annunciato che eventuali somme ottenute a titolo di risarcimento saranno destinate a progetti di ricerca e prevenzione della violenza contro gli operatori sanitari, oltre che a borse di studio in ricordo della psichiatra.
Un caso che ha scosso la sanità italiana
Il delitto Capovani ha riportato al centro del dibattito pubblico la sicurezza dei professionisti della salute mentale, spesso esposti a rischi altissimi nel proprio lavoro.
L’ergastolo confermato a Gianluca Paul Seung chiude il secondo capitolo giudiziario di una vicenda che resta una ferita aperta non solo per la famiglia e i colleghi della dottoressa, ma per l’intero sistema sanitario nazionale.