Operaio muore colpito da una trave, la famiglia vive a Fivizzano (Massa Carrara)
L'incidente in Sicilia, dove Antonio Rapisarda era tornato dopo tanti anni trascorsi in Lunigiana

Ancora una morte bianca che riguarda la Toscana, anche se indirettamente.
La morte sul lavoro
Antonio Rapisarda, 64 anni, operaio specializzato di una ditta di costruzioni romana, è stato colpito mortalmente alla testa da una profilato in ferro durante la fase di scarico da un camion all’interno di un cantiere per i lavori in corso sulla strada statale 284 occidentale Etnea in provincia di Catania. La terribile notizia si è così subito diffusa nel territorio Fivizzanese destando grande cordoglio tra la popolazione.
Il trasferimento in Toscana
Nei primi anni del duemila, lavorando in un'impresa edile che opera a livello nazionale per conto dell’Anas, Rapisarda era giunto a Fivizzano (Massa Carrara) per eseguire la grande opera di realizzazione della variante alla statale 63 del Cerreto in località Belvedere, alle porte del capoluogo. Poi non si era più spostato.
Il figlio vive ancora in Lunigiana
Aveva trasferito la famiglia in zona. La moglie Maria Antonella aveva intrapreso l’attività di insegnate nelle scuole primarie del territorio comunale e i figli Emanuele e Andrea i percorsi scolastici. Alcuni membri della famiglia, a iniziare proprio dall'operaio, avevano fatto ritorno in Sicilia, ma il figlio più grande, invece è rimasto in Lunigiana dove ha avviato un’impresa individuale di meccanica.