Pergola, confermato il declassamento: niente status di Teatro Nazionale. Funaro: "Faremo ricorso al Tar"
La commissione ministeriale respinge l’istanza di riesame. Il Teatro della Toscana resta fuori dalla rete nazionale e perde i finanziamenti aggiuntivi

Il declassamento è stato confermato: il Teatro della Toscana, con capofila la Pergola di Firenze, non ottiene il riconoscimento di Teatro Nazionale. La decisione è arrivata al termine della riunione della commissione ministeriale incaricata di riesaminare la documentazione presentata dopo la prima bocciatura di fine giugno.
A nulla è servita l’istanza di riesame inviata dopo la prima valutazione, né il dossier integrativo che puntava a valorizzare la rilevanza storica, artistica e progettuale del teatro fiorentino.
Non sono servite nemmeno le proteste delle scorse settimane per quella che la sindaca, Sara Funaro, aveva definito "bullismo istituzionale" e Stefano Massini, direttore artistico del Teatro della Toscana, aveva rincarato la dose definendo, l’allora solo possibile declassamento, un attacco alla cultura.
Sindaca Funaro: "Faremo ricorso al Tar"
Lapidarie le parole della sindaca Sara Funaro, che promette battaglia:
"Apprendiamo della grave e inaccettabile decisione di confermare il declassamento del Teatro della Toscana a seguito dell’istanza di riesame - fa sapere - Faremo accesso agli atti, leggeremo i verbali e faremo ricorso al Tar, per difendere l’onorabilità del Teatro della Toscana e il lavoro di altissima qualità artistica che è stato presentato.
Continuiamo a ritenere che la valutazione data sia assolutamente incomprensibile. Andremo avanti in tutte le sedi opportune per difendere il Teatro della Toscana".
Una vera doccia fredda quella di martedì mattina, 29 luglio 2025, quando la commissione, composta soltanto dai quattro membri nominati dal governo – gli unici rimasti dopo le dimissioni dei tre consiglieri indicati dagli enti locali – ha confermato l’esclusione del Teatro della Toscana dall’elenco nazionale.
Il riconoscimento come Teatro Nazionale comporta non solo un maggiore prestigio nel sistema teatrale pubblico, ma anche un incremento nei finanziamenti statali. E tutto questo adesso non ci sarà.
Secondo le prime stime, il mancato titolo potrebbe tradursi in una perdita di circa due milioni di euro.
Il Teatro della Toscana continuerà quindi a operare come teatro di rilievo cittadino e regionale, senza il riconoscimento nazionale. Il provvedimento riguarda l’intero circuito, che comprende anche il Teatro Era di Pontedera e quello di Rifredi a Firenze. Una questione culturale, che adesso è diventata anche politica.