Pista ciclabile in via Barberinese, Forza Italia denuncia: “Pista troppo stretta, viene inutilizzata da tutti”

“Non si placa la polemica contro la nuova pista ciclabile realizzata dal Comune in via Barberinese di fronte al famoso fast-food. Dopo il rifacimento in fretta e furia degli stalli di sosta realizzati in maniera errata (fuori norma perché troppo stretti) e lo spostamento di tutti i parapedonali, la nuova pista ciclabile è stata fortemente ridotta nelle dimensioni, stretta tra il muro di confine con le attività commerciali ed i parapedonali stessi, di fatto inutilizzabile a doppio senso di marcia, sia essa utilizzata da persone, disabili o ciclisti. Una vera e propria beffa, che ha visto spendere oltre 60mila euro di soldi dei contribuenti presi a prestito dalla cassa depositi e prestiti e poi finanziati dalla Regione Toscana. Su questa vicenda andremo fino in fondo accertando tutte le responsabilità”.
Si sono espressi così Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia e Angelo-Victor Caruso, coordinatore comunale azzurro che oggi pomeriggio, insieme a Kishore Bombaci, coordinatore regionale de La Buona Destra, si sono recati sul tracciato, in sella alla bicicletta, per dimostrare il ridotto dimensionamento della pista ciclopedonale.
“Ma davvero possiamo spendere così i soldi pubblici dei contribuenti? - hanno attaccato gli esponenti di Forza Italia e Buona Destra. Solo poche settimane fa i lavori erano stati salutati con giubilo dall’Amministrazione comunale che si era immediatamente recata sul posto per immortalare la realizzazione a beneficio di fotocamere e giornali. In questi giorni abbiamo potuto consultare il progetto accertando come siano stati spesi oltre 60mila euro presi a prestito della cassa depositi e prestiti. É già pronta, poi, l’interrogazione che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale per andare fino in fondo a questa storia. Ad oggi infatti, è evidente come non sia garantito il doppio senso di marcia nella pista ed anzi, vorranno forse mettere un semaforo? Aldilà della battute, è chiaro che l’opera è stata realizzata in modo scriteriato tanto che la stessa non viene mai utilizzata da nessuno, con i ciclisti che continuano a percorrere la pericolosa strada Barberine in quel preciso tratto, percorrendo il selciato stradale. Sul punto, concludono gli esponenti, pretendiamo di capire se tutto sia stato progettato e realizzato a regola d’arte e seguendo i migliori standard di sicurezza previsti dalle normative. Crediamo che non sia questo il modo di spendere soldi dei contribuenti e crediamo che la cosa non possa essere lasciata cadere nel vuoto”.