Il conferimento risale al 1924

Prato chiede di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini

La discussione giovedì 17 aprile in consiglio comunale. La sindaca Bugetti: "Passi all'unanimità"

Prato chiede di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini
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Lo spazio per le firma in calce all'atto presentato nella mattinata di oggi, venerdì 11 aprile, è esteso, perché sono in parecchi a chiedere la revoca della cittadinanza onoraria della città di Prato a Benito Mussolini, assegnata al Duce il 19 maggio 1924.

La discussione giovedì 17 aprile

Dopo 101 anni, come già fatto da altre città ad esempio Salò, il Consiglio comunale pratese discuterà dell'annullamento dell'onorificenza giovedì prossimo, 17 aprile.
Tutto è nato da un'intuizione di Anpi Prato, che ha proposto al presidente del Consiglio comunale Lorenzo Tinagli di verificare se Mussolini fosse cittadino onorario anche di Prato, dato che appunto in quegli anni era un tributo che gli era stato dato da diverse città.

La ricerca negli archivi

E la passione per la storia e la ricerca di Tinagli ha fatto il resto, visto che in uno degli archivi che il Comune ha nel territorio di Vaiano, dagli enormi scaffali con gli atti del Consiglio comunale è emerso un faldone ingiallito dal tempo che conteneva l'atto pubblico del conferimento della cittadinanza ad honorem a Benito Mussolini, firmato dall'allora primo cittadino Tito Cesare Canovai.

"Valori riscritti in modo antitetico"

L'attuale sindaca sindaca Ilaria Bugetti, lo stesso presidente del Consiglio comunale Lorenzo Tinagli, l'assessora alla Memoria Chiara Bartalini, il presidente della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza Massimo Chiarugi, il responsabile della didattica del Museo Enrico Iozzelli e altri, ora chiedono appunto la revisione di questo onoreficenza.
“La delibera di revoca è opportuna perché quei valori su cui si poggia il conferimento della cittadinanza onoraria a Mussolini sono stati superati e completamente riscritti in modo antitetico” dicono i firmatari. "Lo impone il rispetto dei principi su cui si erge la nostra Costituzione" aggiunge la sindaca Ilaria Bugetti, auspicando come l'atto passi all'unanimità.

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