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Procede spedita la realizzazione del monastero buddista a Campi

Sorge in via di limite e  occuperà un’area di circa 13.000 metri quadrati.

Procede spedita la realizzazione del monastero buddista a Campi
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Procede spedita la realizzazione del monastero buddista a Campi

 

Esattamente un anno fa, alla presenza dell’abate Jian Deng, si svolgeva in via di Limite a Campi Bisenzio una partecipata cerimonia della posa formale della prima pietra dell’erigendo Monastero buddista Tesoro del Loto. Dopo un anno i lavori presso il grande cantiere, nell’immediate vicinanze della chiesa dell’autostrada progettata da Michelucci, procedono spediti e la conclusione è attesa entro il 2021. Il giorno della cerimonia il sole splendeva, quasi 1300 persone, cinesi e italiane, insieme a molti rappresentati delle istituzioni,  erano in attesa  con entusiasmo della posa della prima pietra. Come noto il Monastero buddista occuperà un’area di circa 13.000 metri quadrati, con una superficie totale di 6.000 metri quadrati,  è stato progettato nello stile di tempio tradizionale cinese con una torre a pagoda davanti, circondato da un giardino tradizionale cinese. All’interno sono previste la sala di meditazione, la sala degli insegnamenti, la mensa, la biblioteca, la sala delle mostre ed in futuro saranno disposte anche zone aperte al pubblico per la lettura e le attività artistiche. Entro il prossimo anno, dunque, sarà completata la grande edificazione che, secondo le premesse e gli obiettivi iniziali, costituirà, un’opportunità per avere maggiore comunicazione con il mondo occidentale. Firenze è un luogo dove sono nate molte persone religiose, è il luogo dove è nato il Rinascimento, è la culla dell’arte e dell’architettura; il buddismo, nato in India e diffuso in Cina, è un insieme di pensieri dell’Oriente e di cultura cinese. Costruire un monastero buddista in questo luogo, patria del Rinascimento, svolge un grande valore comunicativo fra il mondo d’oriente e quello d’occidente. A realizzare il progetto è stato lo studio Gpa Partners di Firenze, che lavora in tutto il mondo ed in particolare sui mercati europei e nord-americani. «In un intorno residenziale ripetitivo e  confinato dai rilevanti assi infrastrutturali – hanno spiegato i progettisti Gpa – il lotto di terreno del  nuovo centro culturale buddista sorge in posizione baricentrica rispetto alla Piana Fiorentina. Il progetto nasce con l’intento di coniugare costrutti e simbolismi della filosofia Buddista con i temi del costruire moderno. Dalla ricerca di un connubio ragionato e sinergico nasce un complesso dove i richiami e stilemi della cultura zen si esplicitano nelle zone dedicate allo studio e alla meditazione e culminano nella costruzione di una pagoda simbolica, mentre la parte dedicata al funzionamento del centro culturale si connota con forme più moderne e libere da vincoli. Una grande sala centrale e due aule più piccole ai lati sono il fulcro della zona di studio e culto, completate da zone direzionali. La reception, connotata da un loggiato coperto e da una grande terrazza, costituisce il collegamento con la zona ricettiva dove si trovano una mensa con cucina, la biblioteca e un’ampia zona ricettiva per gli ospiti e per i Maestri buddisti.  Il progetto – hanno spiegato ancora –  rilega il linguaggio simbolico rappresentativo buddista con i temi dell’architettura moderna in un pattern uniforme di cromie e materiali, tale da permettere una contestualizzazione armoniosa del complesso».
A realizzare l’opera, per conto della Chung Tai Chan Onlus con sede principale a Taiwan, sono le diverse maestranze della cooperativa muratori sterratori e affini di Montecatini Terme. Lo studio legale Giovannelli & Associati, per il tramite dell’Avv. Guido Giovannelli, ha affiancato il soggetto investitore, prestando l’assistenza legale necessaria alla sottoscrizione del contratto per la realizzazione del monastero e del centro culturale buddista. Secondo la convenzione sottoscritta con il Comune di Campi Bisenzio,  il complesso polifunzionale che nasce su un terreno con destinazione “attrezzature metropolitane” sarà destinato a soddisfare le esigenze di  centro culturale e di edificio di culto, finalizzato alla professione della religione buddista “Shijiamouni Fo”. L’accesso alla struttura avverrà da via di Limite mediante accesso pedonale diretto dalla reception e da due accessi laterali carrabili e pedonali, dai quali mediante viabilità interna si raggiungerà la parte tergale dell’edificio dove saranno localizzati, gli accessi principali alle varie funzioni. L’investitore si è infine impegnato a realizzare  la pista ciclopedonale di proprietà privata ad uso pubblico lungo la via di Limite e realizzare i posti auto di proprietà privata ad uso pubblico lungo la strada.
Il rilascio del permesso a costruire è stato anche subordinato previo impegno a mettere la struttura a disposizione del Comune per l’organizzazione di incontri pubblici, lezioni e corsi di meditazioni aperti al pubblico e gratuiti e per visite scolastiche ed altre finalità educative. Come detto in premessa i lavori procedono spediti e presto, come già successo a Prato, anche Campi potrà vantare sul proprio territorio la presenza di un centro buddista dalle particolari ed inedite caratteristiche architettoniche.

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