Fiamme sospette

Quei misteriosi incendi nel Parco della Piana: “15 in 5 mesi”

L'ultimo lunedì scorso quando ad andare in fumo sono stati dei capanni per le visite naturalistiche

Quei misteriosi incendi nel Parco della Piana: “15 in 5 mesi”

E’ un allarme rosso come il fuoco quello che arriva dalla Piana Fiorentina dove, da giugno a oggi, sono 15 gli incendi che hanno colpito il Parco.  L’ultimo all’alba di ieri (lunedì 27 Ottobre), vicino al casello dell’autostrada di Firenze Nord: le fiamme avevano interessato alcune rotoballe in un casale.

Ma non si tratterebbe di un episodio isolato. Già nei giorni scorsi Legambiente Toscana ha sporto denuncia verso ignoti. L’area dove si sono concentrati gli incendi in questi mesi è circoscritta a quella di “Podere la Querciola”, gestita dal Circolo CIAS Legambiente Sesto Fiorentino, intorno alla cassa di espansione.  La superficie completamente bruciata è di circa 20 ettari, che ha causato la distruzione di 3 capanni di monitoraggio e delle lavorazioni gestite dal Consorzio di Bonifica, e infiniti danni alla flora e alla fauna locale.

“I fatti denunciati da Legambiente sono gravi e inquietanti- afferma il Sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi- La Querciola è un’area di proprietà comunale sulla quale abbiamo investito e continuiamo ad investire affinché possa essere conosciuta e fruita da tutta la comunità, uno scrigno di biodiversità che è l’embrione del Parco agricolo della Piana”.

“Come cittadini ci sentiamo tutti colpiti dagli incendi al Podere Querciola per i danni provocati alle strutture e all’ambiente particolarmente ricco di specie animali e vegetali – è la dichiarazione del Presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Paolo Masetti – ma ancora di più ci sentiamo parte offesa, insieme a Legambiente, a cui va tutta la nostra solidarietà, perché alla funzione idraulica, paesaggistica e naturalistica di quell’area abbiamo fattivamente contribuito più volte negli anni anche come Consorzio di Bonifica. Ci auguriamo che prima possibile possano essere accertati e fermati i responsabili di questi atti vigliacchi”.