Contro la Rsa di lusso

Santo Spirito, alle 18 il flash mob di protesta

Il Priore Giuseppe Pagano: "E' in gioco la nostra identità"

Santo Spirito, alle 18 il flash mob di protesta
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Alle 18 di oggi, giovedì 20 marzo, davanti alla Basilica di Santo Spirito si terrà un flash mob di protesta per ribadire il no dei frati agostiniani alla realizzazione di una residenza sanitaria di alta fascia per non autosufficienti negli spazi della ex caserma Ferrucci, proprio accanto alla Basilica.

La comunità agostiniana di Santo Spirito ha organizzato alle ore 18 una manifestazione all’ingresso dell’ex caserma Ferrucci, in passato porta principale dell’antico convento. I frati si battono da tempo contro l’ipotesi di realizzare negli spazi un tempo usati dall’esercito, circa metà del complesso, una Rsa "di lusso" e propongono di trasformare gli ambienti in un centro culturale in collaborazione con l’università agostiniana della Pennsylvania.

L'appello del Priore: "In gioco la nostra identità"

Padre Giuseppe Pagano, Priore di Santo Spirito, da anni sta lottando in prima persona per mantenere l'identità di Santo Spirito, "contro la svendita della città e la speculazione". Padre Pagano ci tiene però a sottolineare che "non si tratta di un’iniziativa politica, dunque invito tutto il Consiglio comunale e di quartiere, da destra a sinistra, a darci supporto".

Il Priore nelle scorse settimane non aveva escluso l'ipotesi di occupare gli spazi come misura estrema per fermare il progetto.

La vicenda

Il complesso di Santo Spirito di Firenze è “diviso” in due. Una parte è occupata dalla comunità di frati agostiniani, l’altra è stata per due secoli una caserma militare . Il Ministero della Difesa, tramite un bando, nel 2022 ha affidato l’area ormai abbandonata a una società che si occupa di residenze per anziani, la Fastpol, che per il momento sceglie la strada del "no comment", così come la sua amministratrice unica Asmaa Gacem.

I religiosi si battono per riunire gli spazi di questo antico edificio e si dicono pronti a occupare il convento. La loro proposta è di creare un centro culturale, una biblioteca, una sala conferenze, uno spazio per i minori non accompagnati e anche una foresteria per studenti (senza scopo di lucro).

Nelle settimane scorse anche l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli ha scritto al ministro della Difesa Guido Crosetto per chiedere un incontro sul tema.

Nei giorni scorsi è arrivano anche l’endorsement del presidente del Quartiere 1 Mirco Rufilli: "Siamo a disposizione a dare tutto l’aiuto possibile agli agostiniani che propongono un progetto alternativo per riunire i due chiostri del monastero e realizzare un polo culturale. Una Rsa non pensiamo sia la necessità primaria per il rione Santo Spirito".

 

La posizione del Comune di Firenze

La questione è arrivata anche in Consiglio comunale a Firenze, diventando presto terreno di scontro tra maggioranza e opposizione. L’assessore all’urbanistica Caterina Biti ha appoggiato l’ipotesi di realizzare un centro culturale universitario e ha detto che l’amministrazione è pronta a sedere al tavolo, chiedendo l’apertura di un confronto al Ministero della Difesa.

Dmitrij Palagi, capogruppo di Sinistra Progetto Comune, ha chiesto al Comune di definire con chiarezza che non intende rilasciare un’autorizzazione per aprire una RSA presso l’ex caserma.

Critiche anche dalla capogruppo in consiglio di Fratelli d’Italia Angela Sirello secondo cui è Palazzo Vecchio a dover chiedere al Ministero della Difesa l’apertura di un tavolo tecnico.

Domani, venerdì 21 marzo, all'interno della  Basilica si terrà un convegno aperto a tutti animato da Paolo Ermini, sull’importanza storica e culturale del complesso di Santo Spirito per il quartiere, la città e il mondo intero. Non solo uno sguardo al passato, ma anche al presente e soprattutto al futuro, in sintonia con il cammino del Giubileo 2025, il cui tema è "Pellegrini di Speranza".

 

 

 

 

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