Sciopero al prontomoda di via Carcerina, gli operai: “siamo lavoratori, non schiavi”
Al presidio stamani anche il sindaco di Campi Emiliano Fossi.

Sciopero al prontomoda di via Carcerina, gli operai: “siamo lavoratori, non schiavi”
Hanno lavorato per anni 12 ore al giorno. Niente ferie, niente malattie pagate. Niente diritti. Il giorno di “pasquetta”, poi, si sono rifiutati di lavorare. Il titolare del prontomoda cinese li ha licenziati con un messaggio WhatsApp: “se non venite oggi siete fuori per sempre”. Nei giorni precedenti avevano richiesto di lavorare 8 ore per 5 giorni. La risposta: “se volete lavorare 8 ore, trovate lavoro da un altra parte”.
È successo a Campi Bisenzio
E' questa la storia di cinque operai di una confezione di via Carcerina, 4 a Campi Bisenzio. Il nome della ditta? Impossibile da dire. Negli anni diversi nomi e partite Iva hanno nascosto sempre l’intestazione.
Oggi nello stesso stabilimento ci sono lavoratori formalmente dipendenti di ditte diverse: la FENG SHOUQING e la HU QINGONG. Al di là di questo, secondo quanto riferito da Si Cobas Firenze e Prato i contratti sono solo carta straccia: c'è chi lavora da tre anni con contratto a tempo determinato, “part-time” a 20 o 30 ore settimanali. Nella realtà le ore settimanali di lavoro sono 84. Pagate 1000 euro.
Stamani il presidio fuori dall’azienda
Oggi si è svolto un presidio sindacale davanti all'azienda, alla presenza di tanti lavoratori della Ex Gkn venuti in solidarietà e del sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, presente con la fascia tricolore.
“Sono qui non solo per dimostrare la vicinanza dell’amministrazione comunale - ha detto Fossi - ma per ricordare che i vostri diritti sono i nostri diritti e quelli di tutta la comunità. Non solo, dunque, una presenza di vicinanza, ma anche una presenza che dice che vicende come queste non devono esistere. È inaccettabile ed inumano che si licenzi con un messaggio sul cellulare”.
Venerdì prossimo su BisenzioSette l’approfondimento su tutta la vicenda.