poteva essere l'ennesimo femminicidio

Sequestrata e aggredita sul furgone, l’uomo resta in carcere: “Sono pentito”

La vittima, soccorsa in gravi condizioni, è tuttora ricoverata all’ospedale di Careggi, dove si trova in stato di choc.

Sequestrata e aggredita sul furgone, l’uomo resta in carcere: “Sono pentito”

Resta in carcere l’ambulante di 51 anni di Scandicci arrestato martedì 21 ottobre dai carabinieri con l’accusa di sequestro di persona e tentato omicidio. L’uomo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe attirato nel proprio furgone una donna di 41 anni, poi aggredita dopo avere respinto le sue avances.

La vittima, soccorsa in gravi condizioni, è tuttora ricoverata all’ospedale di Careggi, dove si trova in stato di choc.

Davanti al gip, durante l’udienza di convalida, l’uomo – assistito dal suo legale, l’avvocato Marcello Liguori – ha scelto di non rispondere alle domande ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee.

“Sono pentito di quello che ho fatto, sono addolorato all’idea di avere distrutto due famiglie”, ha detto al giudice, ammettendo indirettamente la gravità del gesto.

Il gip ha convalidato l’arresto e accolto la richiesta del pubblico ministero Giacomo Pestelli, disponendo la misura cautelare della custodia in carcere. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio della vicenda e per accertare se l’uomo avesse pianificato l’aggressione.

La comunità di Scandicci è sotto choc per l’accaduto, un episodio che riaccende l’allarme sulla violenza contro le donne e sulle situazioni di rifiuto che degenerano in brutalità.