Si sono intrufolati nel cantiere della strage, 4 minori nei guai
L'area è ancora sotto sequestro

Un gesto folle, una bravata, la si chiami come si vuole, ma quel che è certo è che poteva essere una tragedia, e proprio nel luogo dove il 16 febbraio del 2024 si è consumata una strage: il cantiere di Via Mariti a Firenze dove sono morti Luigi Coclite, Mohamed El Ferhane, Taufik Haidar, Mohamed Toukabri e Bouzekri Rahimi, i cinque operai che stavano lavorando alla realizzazione di un nuovo supermercato Esselunga, rimasti schiacciati a causa del cedimento di una trave; proprio in quell'area, ancora sotto sequestro anche per motivi di sicurezza, nel marzo scorso quattro ragazzini, tutti minorenni, si sono intrufolati violando i sigilli; hanno scavalcato la recinzione intorno all'area e si sono avvicinati a una delle gru ancora presenti all’interno (per la quale nei giorni scorsi sono iniziate le procedure di smontaggio) e ci sono saliti.
Fortunatamente i giovani sono stati individuati dai carabinieri e riconsegnati ai genitori.
La procura dei minori di Firenze ha aperto a loro carico un fascicolo d’inchiesta: sono indagati con l’accusa, in concorso, di violazione dei sigilli; i giovani rischiano una punizione severa; per la violezione di sigilli è prevista anche la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 103 a 1.032 euro.
Uno dei ragazzi, difeso dall’avvocato Francesco Stefani, verrà interrogato dagli inquirenti il prossimo 22 maggio, per ricostruire la dinamica dei fatti e i motivi del gesto.
Intanto proprio in queste settimane le gru dal cantiere sono in fase di smontaggio, e l'area sarà presto dissequestrata. Per mettere in sicurezza via Giovanni da Empoli, la strada è stata chiusa; residenti e commercianti dovranno aspettare ancora prima di vedere liberata finalmente l'area da quello che si è rivelato un vero incubo, a partire dall'inferno del crollo e tutto il dolore e la disperazione che ha sprigionato, e successivamente i disagi per la chiusura delle strade, l'impossibilità di arrivare a casa in macchina, parcheggiare, avere un’ambulanza al portone, i clienti ridotti all'osso, e i vagabondi che hanno approfittato dell’assenza di passaggio.