Assalto alla ditta orafa Blu Oro di Alberoro
Hanno bloccato le strade e poi sfondato l'ingresso

Ennesimo colpo ai danni di un'azienda orafa. Nella notte di martedì 20 maggio, intorno alle 2.30, una banda di ladri ha assaltato la Blu Oro di Alberoro, nel comune di Monte San Savino.
Ben studiata e collaudata la tecnica usata: con un mezzo pesante, probabilmente rubato, hanno sfondato a mo' di ariete il portone d'ingresso per poi penetrare all'interno. I ladri hanno fatto tutto con grande velocità, tuttavia non sono riusciti ad aprire la cassaforte, perché dopo pochi minuti sono arrivati sul posto i vigilanti.
I malviventi, almeno quattro, sono riusciti a dileguarsi, grazie al fatto che avevano sbarrato la strada di accesso con altri autoveicoli.
Se fossero riusciti ad aprire la cassaforte il bottino poteva essere più consistente, anche se sono stati trafugati alcuni manufatti in oro che si trovavano sugli scaffali, il cui valore, ancora da quantificare, è notevole, dato il valore attuale del metallo prezioso sul mercato, che si attesta a oltre 91 euro il grammo.
Oltre alla vigilanza privata, poco dopo sono arrivati sul posto anche i carabinieri del radiomobile di Cortona e i poliziotti della squadra mobile.
Sono scattate subito le indagini: le telecamere di videosorveglianza della Blu Oro, ma anche quelle delle aziende limitrofe, potrebbero rivelarsi molto utili per identificare i banditi.
La Blu Oro, che si trova in località Borghetto ed è operativa dal 1973, era già stata bersaglio di due blitz nel 2011 e nel 2015, ma in quelle due occasioni il sistema d'allarme ha messo in fuga otto uomini con il volto coperto, armati di attrezzi da scasso, che avevano appena fatto irruzione nei locali.
Da ricordare nel novembre 2024 il raid criminale aveva colpito la Scatragli srl, che si trova poco distante dalla Blu Oro. Molto simile la tecnica usata anche in quella circostanza.
Lo scorso 10 maggio all'inaugurazione di ArezzoOro il ministro degli Interni Matteo Piantedosi aveva garantito l'invio di rinforzi nel territorio aretino: "E' un impegno chiaro dell'esecutivo per proteggere zone solo apparentemente periferiche ma in realtà centrali per la loro capacità di proiezione nel mondo".
Quest'ultimo episodio conferma che questi rinforzi sono più che mai urgenti.
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