la rabbia

Strage di Viareggio, condanne confermate. Cinque anni per Moretti. I familiari: "Hai bruciato vive 32 persone"

La Corte d’Appello di Firenze chiude (per ora) un lungo iter giudiziario

Strage di Viareggio, condanne confermate. Cinque anni per Moretti. I familiari: "Hai bruciato vive 32 persone"
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"Hai bruciato vive 32 persone". Sono le grida di dolore dei familiari delle 32 vittime che hanno accompagnato Mauro Moretti, ex ad di Ferrovie dello Stato all'uscita dall'aula dove ha atteso la sentenza della corte d'Appello ter. Condannato a cinque anni. Confermate le condanne anche per gli altri 12 imputati.

Il disastro del 29 giugno 2009

Dopo sedici anni e sei gradi di giudizio, arriva un nuovo punto fermo nella lunghissima vicenda giudiziaria legata alla strage ferroviaria di Viareggio. La Corte d’Appello di Firenze ha confermato le condanne per tutti i dodici imputati, chiudendo — almeno per ora — un capitolo drammatico della storia giudiziaria italiana. Il disastro del 29 giugno 2009, causato dal deragliamento di un treno merci carico di GPL, provocò la morte di 32 persone e ferì gravemente decine di residenti. Un’intera comunità fu segnata per sempre.

La sentenza: colpevoli tutti e dodici

Al centro dell’attenzione resta Mauro Moretti, ex amministratore delegato di RFI e Ferrovie dello Stato, condannato a cinque anni di reclusione. La corte ha riconosciuto solo il minimo delle attenuanti generiche. All’uscita dall’aula, Moretti è stato accolto dalle proteste dei familiari delle vittime.

Urla di rabbia, dolore e accuse che risuonano come ferite mai rimarginate.

"Hai bruciato vive 32 persone, ora devi andare in galera", hanno gridato alcuni parenti, rincorrendolo fino all’esterno del palazzo di giustizia.

I suoi legali non si arrendono e annunciano ricorso in Cassazione, parlando di sentenza ingiusta e di profonda delusione. Ma per i familiari, la decisione rappresenta una prima forma di giustizia.

Daniela Rombi, madre di una delle vittime, ha commentato:

"Così doveva essere. Non ci sono mai state scuse, solo indifferenza. Per loro fu uno spiacevole incidente. Per me, morì mia figlia bruciata viva".

Condanne anche per altri vertici dell’epoca: Michele Mario Elia, anch’egli ex ad di RFI, dovrà scontare più di 4 anni. Le pene per gli altri imputati vanno da 2 anni e 10 mesi fino a 6 anni, a seconda del grado di responsabilità nella catena di eventi che portò all’esplosione.

La Cassazione, a gennaio 2024, aveva confermato le responsabilità generali, ma imposto un nuovo processo d’appello per ridefinire le attenuanti. Resta ora da attendere l’ultima parola della Suprema Corte, soprattutto per Moretti, la cui eventuale detenzione dipenderà anche da valutazioni legate all’età e alla salute.

Intanto, i familiari delle vittime trovano un barlume di conforto in una battaglia che non hanno mai smesso di combattere.

"Non cercavamo vendetta, ma verità e giustizia. Questo passo era necessario", ha dichiarato l’avvocato di parte civile Tiziano Nicoletti. Una sentenza che non cancella il dolore, ma che forse apre uno spiraglio di pace nella memoria collettiva di Viareggio.

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