Stretta sui circoli del Valdarno: sanzioni da oltre 300mila euro, proteste e interrogazioni in Parlamento
Le fiamme gialle contestano attività commerciale non dichiarata, lavoratori in nero e irregolarità fiscali

Maxi controlli della Guardia di Finanza su una decina di circoli ricreativi tra San Giovanni Valdarno, Terranuova, Cavriglia e altri comuni aretini.
Le fiamme gialle contestano attività commerciale non dichiarata, lavoratori in nero e irregolarità fiscali. In alcuni casi le sanzioni superano i 300mila euro. Lo rivela il quotidiano Repubblica nella sua edizione fiorentina.
Nel mirino realtà Arci, Acli e Mcl. Tra i circoli colpiti anche quello di Ponte alle Forche, per il quale era stata inizialmente disposta la chiusura (poi sospesa in attesa di udienza). I controlli risalgono fino al 2019, con accertamenti su tessere, documentazione contabile e attività svolte nei locali.
La reazione non si è fatta attendere.
Proteste nei circoli, un presidio a San Giovanni con la partecipazione dei sindaci locali e un’interrogazione parlamentare del senatore Pd, Dario Parrini, rivolta ai ministri dell’Economia e del Lavoro.
Nell’atto ispettivo, Parrini segnala come "le contestazioni abbiano considerato i circoli del terzo settore alla stregua di imprese commerciali", chiedendo se i ministri siano a conoscenza dei fatti, quale valutazione diano dell’operato della Guardia di finanza e se non ritengano sproporzionate le misure adottate, dato il ruolo sociale svolto da queste realtà.
"Non stiamo chiedendo sconti o corsie preferenziali – sottolineano le associazioni – ma il riconoscimento della nostra natura non profit". Intanto, i circoli si sono affidati a legali per affrontare le contestazioni.