Un diverbio la causa della lite

Il killer di Gucci, ha sparato al figlio per un graffio alla macchina. Scatta l'arresto

Benedetto Ceraulo in ospedale con un proiettile conficcato in testa. Il figlio, a cui ha sparato due colpi in fronte, se la caverà

Il killer di Gucci, ha sparato al figlio per un graffio alla macchina. Scatta l'arresto
Pubblicato:
Aggiornato:

E' in gravi condizioni Benedetto Ceraulo, 63 anni, originario di Caltanisetta, ricoverato all’ospedale di Cisanello a Pisa, ma non è in pericolo di vita. L'uomo condannato all'ergastolo (pena poi ridotta) per aver ucciso nel 1995 Maurizio Gucci a Milano ha un proiettile conficcato nella testa.

Un graffio alla macchina sarebbe il motivo del litigio, che poi è sfociato nel tentato omicidio.

A far "perdere il controllo" al killer di Maurizio Gucci, dicono i carabinieri, sarebbero stati dunque futili motivi, anche se le indagini sono ancora in corso.

Dagli accertamenti dei carabinieri, l'arma che sarebbe stata utilizzata è una pistola di piccolo calibro con matricola abrasa, ritrovata sul posto. Il pm ha proceduto inoltre con la richiesta di convalida dell'arresto al gip per i reati di tentato omicidio con l'aggravante della recidiva specifica e detenzione di arma clandestina, ugualmente con recidiva specifica.

Le condizioni dei due feriti

Le sue condizioni, stando alle frammentarie notizie che trapelano, sono disperate. Il figlio, Gaetano, è stato raggiunto da due proiettili al volto. Se la caverà, anche grazie a un intervento prontamente eseguito all’ospedale di Pontedera.

I motivi del tentato omicidio-suicidio

Come detto, tra i motivi un graffio alla macchina.

Benedetto Cerauolo e il figlio Gaetano sono fuori casa, nello spazio recintato tra l’abitazione e i campi incolti che costeggiano la provinciale Valdinievole.

Due, i colpi che il padre avrebbe esploso contro il figlio colpendolo poco sotto gli zigomi. Il trentasettenne è una maschera di sangue, ma riesce a scappare al volante della sua vecchia Skoda Fabia grigia .

Percorre circa trecento metri e arriva al bivio tra via Fontine e la Valdinievole. Parcheggia la macchina nella piazzetta di fronte al bar (nella foto di copertina) ed entra nel locale dove parla ai proprietari del suo cane.

I soccorsi e l'arrivo dei carabinieri

Sarebbe stato lo stesso trentasettenne a telefonare al 112 per chiedere di essere soccorso. A quel punto si muove la macchina del 118 ma vengono allertati anche i Carabinieri.  In via Fontine arrivano ambulanze, elisoccorso, alcune pattuglie dell’Arma della stazione di Santa Maria a Monte e della compagnia di San Miniato e gli uomini della scientifica del comando provinciale di Pisa.

Benedetto Ceraulo è riverso per terra, vicino alla sua auto.

Viene stabilizzato e trasferito al dipartimento emergenza urgenza di Cisanello, dove è tuttora in lotta tra la vita e la morte.

Seguici sui nostri canali