Tribunale di Prato: servono interventi urgenti. Pressing sul Governo
La Corte d’Appello di Firenze ha, in più di una circostanza, descritto la gravissima criticità della pianta organica del personale amministrativo del Tribunale di Prato. Presentato anche ordine del giorno in Consiglio comunale.
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Dai Sindacati alla politica fino allo stesso presidente del tribunale di Prato. Tutti chiedono interventi urgenti e nuovo personale per una situazione già oltre il limite.
Tribunale di Prato: servono interventi urgenti
In data 9 luglio la FP CGIL ha incontrato il Prefetto di Prato e durante la riunione è stato rappresentato come la Corte d’Appello di Firenze abbia, in più di una circostanza, descritto la gravissima criticità della pianta organica del personale amministrativo del Tribunale di Prato con gravi scoperture (100% del Dirigente Amministrativo, 60% del Direttore amministrativo, 35,3% del Funzionario Giudiziario, 70% del Cancelliere). Analoga situazione di carenza d’organico abbiamo descritto per la Procura della Repubblica di Prato (100% della figura del Dirigente, 50% del
Direttore Amministrativo, 75% del Funzionario Giudiziario, 66,67% del Cancelliere) e per gli uffici di UNEP e Giudice di Pace. La situazione di grave sotto organico descritta si inserisce in un contesto distrettuale dove nessun altro Palazzo di Giustizia soffre di tale discrasia organizzativa anche e soprattutto in relazione ai carichi di lavoro.
La FP CGIL ha inoltre ricordato come, oltre alle misure per la ripresa economia del paese, il Decreto Legge "Rilancio” prevedesse un nuovo piano di aiuti e assunzioni per sostenere il comparto della Giustizia, anch’esso messo a dura prova dall’epidemia. Saranno più di 3200 le assunzioni per la posizione di personale amministrativo non dirigenziale negli uffici di Giustizia - e 1000 a tempo determinato - per smaltire i processi ancora pendenti.
Nel confronto con il Prefetto è stato chiarita l’esigenza di candidare Prato a essere sede di assegnazione di parte del personale che è previsto venga a breve assunto.
In conclusione: si è registrato ascolto e una buona disponibilità da parte della Prefettura a rappresentare la situazione degli Uffici di Giustizia al proprio Ministero e a quello della Giustizia. La prossime assunzioni, previste dal DL Rilancio, sono il comune obiettivo così come dovrà esserlo per le Istituzioni cittadine e per le Organizzazioni di rappresentanza di interessi professionali e collettivi. Nonostante il Decreto Rilancio, convertito in legge, non abbia riconosciuto – inspiegabilmente – Prato come sede con grave sottorganico al pari di Bologna, Milano, Brescia, Torino e Venezia, prevedendo, la stessa legge, nuove e prossime assunzioni, la FP CGIL con#nuerà a battersi perchè il personale amministrativo giudiziario pratese sia nella numerosità tale da restituire giustizia – in tempi rapidi – ai cittadini.
Maggioranza e 5 stelle approvano ordine del giorno
Al consiglio comunale di giovedì scorso la maggioranza e il Movimento 5 stelle, attraverso un apposito ordine del giorno, hanno portato all’attenzione del Governo le gravi carenze di organico e strutturali di cui ormai da anni soffre il tribunale di Prato. “Siamo convinti che questo ordine del giorno sia necessario ancor di più alla luce dell’approvazione definitiva del decreto rilancio in senato che, a differenza di altre città, non vede Prato tra i tribunali in cui è prevista l’implementazione degli organici. Riteniamo che il tribunale di Prato sia un servizio fondamentale per la comunità pratese ed è quindi il momento che le istituzioni se ne occupino in maniera seria. Il decreto rilancio prevede ulteriori risorse finanziarie destinate alla giustizia e siamo convinti che il governo debba destinarne una parte congrua al tribunale di Prato” dichiara la consigliera del Pd Monia Faltoni che è stata tra le promotrici dell’ordine del giorno. Il voto finale ha registrato il voto favorevole della maggioranza e del movimento 5 stelle e l’astensione del centrodestra.
“Su questo documento avremmo auspicato l’unità del consiglio comunale ma così non è stato. È un atto politico che impegna il Governo a cambiare rotta e a considerare Prato in maniera seria. Chiediamo un impegno sia per il riequilibrio della pianta organica che la soluzione delle carenze infrastrutturali, questioni che ormai non sono più rimandabili” conclude il capogruppo del Pd Marco Sapia.
Bugetti: «Dalla Regione la possibilità di azioni concrete»
«Sulle gravi carenze d’organico del palazzo di giustizia pratese la Regione Toscana ha già ipotizzato alcune azioni concrete». A farlo sapere è la consigliera regionale Pd Ilaria Bugetti.
«La legge regionale n. 28 del 2019 – spiega la consigliera – definisce le forme di collaborazione interistituzionale in tema di sicurezza e cultura della legalità e prevede di rafforzare l’operatività amministrativa degli uffici giudiziari toscani distaccando personale della Regione e dei suoi enti, compreso il servizio sanitario regionale, nelle procure e nei tribunali, oltre che assegnare a tali uffici i giovani del servizio civile. Ho già in agenda interventi che mirino a promuovere l’immissione di forza lavoro nel palazzo di giustizia pratese, ferma restando la necessità di coinvolgere il Ministero della Giustizia per le assegnazioni di personale specializzato, così come annunciato nella conversione in legge del Decreto Rilancio».