in aula la figlia della vittima

Uccise il cognato: Daniele Maiorino condannato a 24 anni. Non è stata accolta l’aggravante della crudeltà

Alessio Cini, tecnico 57enne della Microtex di Prato, ucciso a sprangate e poi bruciato l’8 gennaio 2024 nel cortile della sua abitazione ad Agliana

Uccise il cognato: Daniele Maiorino condannato a 24 anni. Non è stata accolta l’aggravante della crudeltà

E’ stato condannato a 24 anni di reclusione Daniele Maiorino, cinquantanovenne operaio per l’omicidio di Alessio Cini. Il tecnico 57enne della Microtex di Prato, di cui Maiorino era il cognato, ucciso a sprangate e poi bruciato l’8 gennaio 2024 nel cortile della sua abitazione ad Agliana.

La Procura, che aveva chiesto l’ergastolo contestando la crudeltà dell’azione, non ha visto accolta l’aggravante, circostanza che ha ridimensionato la pena.

In aula Maiorino si è presentato in giacca scura, sbarbato, con un atteggiamento insolitamente sereno.

In aula anche la figlia della vittima, nipote dell’imputato, che ha assistito in lacrime. Al momento della lettura della sentenza si è lasciata andare a un grido di dolore:

“Era mio padre, non è giusto. È troppo poco”.

Determinanti per incastrare l’imputato sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nei vivai vicini, che hanno registrato i movimenti nei minuti cruciali.

Ma soprattutto i microfoni piazzati dai carabinieri nell’auto dell’uomo hanno raccolto i suoi monologhi solitari nei giorni successivi al delitto: parole che suonano come una confessione, mai però formalizzata davanti agli inquirenti.

“Ho commesso un omicidio. Gli ho dato foco”, ripeteva a se stesso.

Con la sentenza di primo grado cala il sipario su un processo che ha scosso la comunità locale, lasciando però un senso di incompiutezza tra i familiari della vittima.