Una cena per ricordare Sara. Ma Castello vuole giustizia

Appuntamento benefico stasera in memoria della 19enne di Castelfiorentino morta due anni fa in circostanze misteriose. Per gli amici e i famigliari è stata assassinata

Una cena per ricordare Sara. Ma Castello vuole giustizia
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Stasera, sabato 14 settembre, in piazza Giovanni XXIII, alle 19.30 ,aperitivo e cena in ricordo di Sara Scimmi, la ragazza di 19 anni scomparsa tragicamente due anni fa.

E’ l’iniziativa promossa dalla Misericordia di Castelfiorentino, che vuole ricordare la giovane di Castelfiorentino che venne travolta da un camion pirata la sera del 9 settembre 2017. La serata, che gode del patrocinio del Comune di Castelfiorentino, prenderà il via alle 19.30 con un aperitivo, al quale seguirà la cena. Questo il menù: antipasto (selezione di salumi), lasagne al ragù, pennette all'arrabbiata, arista e piselli, dolce, acqua e vino. Costo 18 euro (bambini 13 euro), prenotazioni al 331.4663757 oppure al 338.5805275.

L’aperitivo è organizzato in collaborazione con il Bar Europa mentre la cena con la Macelleria di Marco Gagliano.In caso di maltempo, la serata si svolgerà nel tendone dell’area parco di viale RooseveltIl ricavato dell’iniziativa sarà devoluto alla Misericordia di Castelfiorentino, dove Sara era, come è noto, un’attiva volontaria.

Fin qui la serata. Poi c'è la vicenda di Sara, con la sua famiglia che da due anni chiede giustizia. Senza successo. Ma Giulia, la sorella della sfortunata giovane, non molla. Vuole la verità. Come tante altre persone che su Facebook hanno condiviso questo durissimo post alla vigilia della serata benefica.

Il «J'accuse»

«Sara Scimmi non è morta alle 3.23.Sara Scimmi è stata uccisa nel momento in cui un gruppo di ragazzi, o meglio, canaglie mostruose, ha scelto consapevolmente di caricare in macchina una ragazza, tentare di farle del male e abbandonarla in mezzo a una statale. Questo non è successo alle 3.23, ma è qualcosa di scritto nell'intimo più profondo di persone che non possono essere definite nient'altro che spietati assassini. Dei boia senza pietà e senza alcuna dignità, che però oggi, dopo due anni, sono ancora a piede libero e che farebbero nuovamente quello che hanno fatto: loro la definirebbero una ragazzata finita male, io lo definisco un femminicidio, una sagra dell'omertà, il compimento del disumano. Sara Scimmi, vittima di un incidente stradale per le cronache finora raccontate e per le verità finora mancate, ancora oggi, dopo due anni, chiede giustizia, gridiamo noi tutti #giustiziapersara , perché chi è stato capace di andarsi a divertire, con in testa già scritto di voler approfittare di una ragazza, non da solo ma in gruppo, chi è stato capace di lasciare che un Angelo rimanesse sdraiato per terra, sotto la luce della luna piena di quel 9 settembre 2017, fuggendo verso Castelfiorentino, a bordo dell'auto "misteriosa", che tutti abbiamo visto, ma che nessuno evidentemente ha voluto cercare, merita solo tutto il male del mondo e di soffrire fino alle fine dei suoi giorni. Anche se ciò non basterebbe a ripagare il dolore che ci affligge, ma salverebbe altre vite, altre ragazze, altre vittime potenziali di mostri dediti al male e solo ed esclusivamente a quello. Sara Scimmi ci guida ancora oggi e lo farà sempre, col suo sorriso e la sua forza. È sempre presente e lo sarà anche sabato 14 dalle 20, all'apericena organizzata in sua memoria, in piazza Giovanni XXIII a Castelfiorentino. Faremo beneficenza e la ricorderemo, perché così deve essere fatto».

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