Svuotata completamente la parrocchia

Vicofaro, ipotesi nuovo parroco: don Biancalani verso l'addio

Potrebbe perdere la legale rappresentanza della chiesa

Vicofaro, ipotesi nuovo parroco: don Biancalani verso l'addio
Pubblicato:
Aggiornato:

La notizia non ha nulla di ufficiale ed è da prendere con le dovute cautele, ma da giorni sembra stia prendendo corpo l'ipotesi che a don Massimo Biancalani, parroco della parrocchia di Santa Maria Maggiore a Pistoia, potrebbe essere tolta la legale rappresentanza della parrocchia; la decisione non ha al momento alcuna conferma ufficiale.

Quel che è certo è che don Biancalani non ha mai nascosto il proprio dissenso all'operazione che Diocesi e Caritas hanno portato avanti nei giorni scorsi, e che ha portato al trasferimento di quasi tutti i migranti del centro di accoglienza di Vicofaro, presieduto da anni proprio dal parrocco di Santa Maria Maggiore.

Gli ultimi trasferimenti di migranti sisono conclusi martedì 1 luglio, quando intorno a mezzogiorno e mezzo gli agenti della Polizia di Stato, su autorizzazione del vescovo della Diocesi di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli, sono entrati in forze nella canonica della chiesa di Vicofaro, per far uscire gli ultimi sei ospiti rimasti nel centro di accoglienza. Si tratta di soggetti fragili che rifiutavano il trasferimento: dopo gli ultimi vani tentativi portati avanti nella mattinata dal vicario del vescovo, don Cristiano D'Angelo, è scattato il blitz delle forze dell'ordine, entrato all'interno in assetto antisommossa, con il supporto del personale sanitario e dei vigili del fuoco. Almeno venti gli agenti impegnati nell'operazione, che ha avuto solo qualche momento di tensione: due ospiti, uno dei quali particolarmente spaventato, hanno opposto un po' di resistenza e sono stati portati via dalle Volanti: per loro potrebbe profilarsi un provvedimento d'espulsione.

L'operazione è arrivata al termine di una settimana caratterizzata dagli allontanamenti volontari, verso altre strutture, del centinaio di migranti che alloggiavano nella parrocchia di don Biancalani.

Nel corso dell'operazione è arrivato anche don Massimo Biancalani, che ha inveito contro le forze dell'ordine lanciando un paio di baguette: "Questa è una vergogna", ha urlato più volte il parroco.

All'una e mezzo, la canonica di Vicofaro era vuota: adesso sono partite le operazioni di sgombero dei locali, propedeutiche alla successiva chiusura di tutta l'area per i necessari lavori di riqualificazione.

Perché i trasferimenti e la chiusura (temporanea)

A far scattare i trasferimenti un'ordinanza del sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, in cui si poneva l'accento sul grave rischio sanitario che non consentiva un’accoglienza dignitosa, come aveva sottolineato lo stesso vescovo.

La chiusura della canonica e del dormitorio si è resa necessaria per avviare la ristrutturazione dei locali e impedire nuovi accessi anche di notte, di chi non sia informato delle operazioni in corso.

Da anni gli arrivi nel centro sono stati incontrollati, rendendone spesso molto difficcile la gestione e il controllo, con una popolazione in continuo cambiamento.

Il parroco ha espresso sui social più volte il suo dissenso; su Facebook: "Continuerò a disobbedire e ad accogliere. Inchiodati al muro. Per non far entrare i poveri in chiesa. Impedire l’accesso alla cucina e alle camere".

 

Le parole del sindaco di Pistoia Tomasi

"Con le operazioni in corso a Vicofaro – fa sapere il sindaco Tomasi – si ripristinano le condizioni di legalità, di sicurezza e di dignità all’interno della parrocchia e nel quartiere.

L’ordinanza di sgombero che ho firmato nelle scorse settimane, e che è frutto del lavoro corale del tavolo prefettizio, si è resa necessaria e improcrastinabile per le gravi condizioni igienico-sanitarie riscontrate nell’edificio. Questo tipo di gestione, mette chiaramente a rischio le persone ospitate. Lo voglio sottolineare perché il provvedimento ha come obiettivo proprio la sicurezza di coloro che erano all’interno di una struttura sovraffollata e caratterizzata da inaccettabili condizioni di vita".

Poi un rigraziamento a tutti i soggetti che insieme hanno collaborato in questi mesi. "Come sempre detto però, qualsiasi provvedimento – prosegue il sindaco Tomasi – non sarebbe andato a buon fine senza la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti . Quello che sta accadendo oggi, è la dimostrazione di quanto da sempre sottolineato, per questo voglio in particolare ringraziare la Caritas, che si sta occupando dei trasferimenti dei ragazzi, i tanti volontari coinvolti e la diocesi per l’impegno che sta sostenendo. Grazie anche al Ministero degli Interni che ha messo a disposizione, con uno sforzo straordinario, i posti Cas e Sai che restano un’opportunità, e al Questore e a tutte le forze dell’ordine impegnate a Vicofaro che con noi hanno condiviso il percorso al tavolo della Prefettura".

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *