Moby Dick, Roberto Mercadini legge Melville al teatro di Fiesole
Un viaggio negli abissi marini e in quelli della parola

Un viaggio negli abissi marini e in quelli della parola. A caccia della balena bianca, dei suoi segreti e dei suoi misteri. Attore, scrittore, poeta e divulgatore, Roberto Mercadini porta in scena “Moby Dick”, sabato 12 aprile al Teatro di Fiesole, nell’ambito della Primavera Fiesolana. Una lettura/narrazione, uno sciame di frammenti incandescenti che lasciano intuire l’intera luce del romanzo di Melville.
Perché Moby Dick, come spiega lo stesso Mercadini, "Non racconta una storia. Non è un romanzo. Forse neppure un libro. È un mostro che sta fra gli altri volumi scritti come il leviatano bianco sta in mezzo alle altre creature marine. Moby Dick non si può narrare, ‘sebbene molti abbiano tentato’ (per citare Melville)".
Che può farne, allora, un narratore (e nel tempo d’una narrazione)? Può dire: "Sono come un palombaro che scende negli abissi. Trova Atlantide. Non può risalire portandosi Atlantide sulle spalle. Può riportare però qualche frammento (una moneta, un pezzetto d’anfora, un naso di statua). E poi dire: "Guardate, questa non è Atlantide; è la prova che, là sotto, c’è Atlantide: andate a farci un giro, se vi capita".