Sul Lungarno Serristori

Rinasce Casa Siviero, museo più grande, spazi per associazioni e artisti

Entro la primavera la fine dei lavori

Rinasce Casa Siviero, museo più grande, spazi per associazioni e artisti

Finiranno entro primavera 2026 i lavori di ristrutturazione della palazzina ottocentesca su Lungarno Serristori a Firenze, che fu abitata da Rodolfo Siviero e che lui donò alla Regione Toscana.

Entro l’estate 2026 l’edificio restaurato sarà allestito e aperto.

I lavori ammontano a un importo complessivo di 3milioni 700mila euro euro, come è stato detto durante un sopralluogo al quale ha partecipato anche il direttore della delle Opere Pubbliche della Regione, la direttrice della direzione Cultura, i tecnici, e tutte le maestranze impegnate nel prezioso restauro.

Il progetto di valorizzazione è ambizioso: gli spazi espositivi verranno raddoppiati, così da valorizzare al meglio le 1.248 opere lasciate da Siviero, tra quadri, statue e capolavori come il celebre Crocifisso.

Il nuovo allestimento renderà questo museo non solo più ampio, ma anche più integrato nel contesto culturale della città, in dialogo con il futuro Museo dell’Acqua in piazza Poggi e con gli interventi di riqualificazione sul Lungarno della Zecca, a partire dalla torre.

Verrà aperto lo spazio alla collaborazione con associazioni e realtà del volontariato che possano affiancare il personale regionale nella gestione quotidiana, garantendo così una costante fruibilità.

Inoltre, Casa Siviero diventerà anche un punto di riferimento per gli artisti contemporanei, come ad esempio al Gruppo Donatello e ad altre associazioni.

Il progetto prevede il restauro, il risanamento conservativo ed l’adeguamento alle normative per l’accessibilità, ed è finalizzato all’ampliamento delle funzioni museali ed espositive del complesso architettonico.

La Regione a partire dal 2023, grazie anche ad un finanziamento con fondi di sviluppo e coesione (Fsc), ha potuto intraprendere un progetto di restauro complessivo dell’immobile finalizzato ad una riorganizzazione museale dell’edificio con particolare attenzione alla conservazione degli elementi peculiari ed alle caratteristiche storiche del bene. Al termine dei lavori la palazzina ottocentesca tornerà ad essere un luogo della cultura, aperto al pubblico nelle forme della casa-museo e pienamente integrato nelle competenze di programmazione di Regione Toscana. Il piano terra e il primo piano ospiteranno la raccolta di beni culturali appartenuta a Rodolfo Siviero, per valorizzare la restituzione all’Italia delle opere d’arte sottratte prima durante e dopo la seconda guerra mondiale, assieme alla genesi dell’Italia repubblicana.


La raccolta Siviero è composta da dipinti e sculture medievali e rinascimentali, reperti archeologici, ma significativa è la presenza delle opere di Giorgio De Chirico che soggiornò e dipinse in quell’edificio nei primi decenni del Novecento.

I beni culturali della raccolta Siviero di proprietà di Regione Toscana sono un totale di 1248, e fanno parte della stessa raccolta una corposa biblioteca e un significativo corpus di beni documentari, tra i quali numerose fotografie.
Al termine dei lavori tutti i piani dell’immobile saranno fruibili:
• PT e P1° saranno interamente dedicati alla funzione museale per complessivi 530 metri quadri
• il piano seminterrato sarà dedicato alle attività di accoglienza dei gruppi in visita, con spazi dedicati ad incontri e didattica, guardaroba, servizi, per un totale di 260 metri quadri
• P2° vi saranno spazi dedicati alloggi temporanei per studiosi ed alle attività di studio e ricerca;
• sul tetto sarà resa fruibile una terrazza panoramica.