Torna a Pisa il Festival della Robotica
Human centered vision il titolo della quinta edizione

Dal 9 all'11 maggio Pisa ospita la quinta edizione del Festival della Robotica che quest'anno metterà al centro il rapporto tra l'uomo e il mondo della robotica con laboratori, esperienze live, mostre, concerti e performance artistiche in live coding.

Numerosi gli eventi in programma in varie sedi, dalla Stazione Leopolda agli Arsenali Repubblicani, per ospitare ricercatori e docenti che guideranno il pubblico in approfondimenti sul rapporto tra i robot e i numerosi mondi del quotidiano, sia nel campo professionale sia nel tempo libero o nell'impegno sociale e culturale.
Tra i protagonisti, con un'intervista a tu per tu col pubblico, ci sarà Abel, il robot umanoide, che reagisce alle emozioni umane, ideato al Centro di ricerca E. Piaggio, e coinvolto nel progetto ForeLab del dipartimento di ingegneria dell'informazione dell'Università di Pisa.
Un'attenzione particolare sarà dedicata alla cooperazione umanitaria. In questa sezione, che vedrà la partecipazione di ricercatori di settore degli atenei locali e cooperanti locali appartenenti a varie organizzazioni, si cercherà di capire l'impatto che le nuove tecnologie possono avere nel rendere più incisiva l'azione di aiuto alle persone che vivono situazioni di grave disagio.
Lo scopo è quello di lanciare una sfida e creare una rete, favorendo la sinergia tra il mondo della ricerca e il mondo della cooperazione umanitaria.

"Siamo alla quinta edizione ma è come se, di anno in anno, questo festival stesse 'ringiovanendo'- ha detto Mauro Ferrari, direttore scientifico della manifestazione -, gli argomenti che affrontiamo rappresentano, infatti, un ponte ideale per collegare le conoscenze del presente a un futuro che, a ben vedere, è già qui. Grazie a esperti di fama internazionale e a un robusto coinvolgimento delle istituzioni, degli atenei e in generale delle grandi competenze presenti nel nostro territorio, il festival contribuisce a fornire le chiavi interpretative utili al grande pubblico per poter accedere a conoscenze e idee alla base dello sviluppo e del progresso della società in vari campi anche molto distanti fra loro, come la musica, la medicina, lo sport, il teatro, la cooperazione umanitaria, il divario di genere e così via".