i prezzi

Comprare casa a Prato? Il mattone continua a esercitare il suo fascino

Le statistiche fotografano com’è logico anche il “minimo storico”

Comprare casa a Prato? Il mattone continua a esercitare il suo fascino
Pubblicato:

Quando comprare casa a Prato? Probabilmente ora o mai più, in termini di convenienza. Questo, almeno, è quel che si deduce dando un’occhiata agli ultimissimi dati dell’Osservatorio Immobiliare, dopo aver fatto la relativa tara.

Il mattone continua a esercitare il suo fascino

Perchè mai come adesso, per lo meno da una decina d’anni a questa parte, la bilancia fra compravendite ed affitti si direbbe pendere a favore della prima. Partiamo intanto da un presupposto: il quadro complessivo delle categorie di immobili in vendita nel capoluogo ha fatto registrare una lievissima (-0,06%) diminuzione dei prezzi: il “mattone” costa adesso 2032 euro al metro quadrato, per chi è intenzionato a comprare. Oltre 300 euro in meno rispetto alla valutazione del settembre 2012 (2389) la più alta registrata nell’ultima decade. Tanto per capirci, un cittadino interessato ad acquistare un’abitazione di 60 metri quadri, a quei tempi l’avrebbe pagata in media 137mila euro. Oggi invece ne spenderebbe 121mila euro, risparmiandone dunque 16mila. Da lì la discesa è poi proseguita in maniera pressoché costante, al netto di risalite sporadiche e mai strutturali. Le statistiche fotografano com’è logico anche il “minimo storico”: il periodo più propizio per procedere all’acquisto sarebbe stato (con un ampio senno del poi) il giugno del 2017, con i 1931 euro medi al metro quadro mai più toccati, né in precedenza nè negli anni successivi. Il cliente interessato alla casa che abbiamo poc’anzi citato come riferimento, avrebbe speso indicativamente 115mila euro. La “risalita” è iniziata nel gennaio del 2018 e da allora è rimasta costante, ma senza subire alcuna impennata. Idem dicesi per lo scoppio della pandemia, che ha visto un lievissimo incremento delle richieste: 2006 euro al metro quadro a febbraio 2020, 2034 euro ad aprile, per poi attestarsi al valore attuale con un salto indietro poco marcato. Perchè abbiamo indicato il 2021 come ottimo per comprare, ponendo il caso di un utente indeciso fra acquisto e affitto (a patto che possa permettersi entrambe le strade, ovviamente)? Perchè l’emergenza-covid19 ha sin qui inciso maggiormente proprio sui canoni di locazione degli affitti, portando un rialzo considerevole. Non è forse un caso che il valore più alto dell’ultimo decennio, secondo i dati, risalga proprio al luglio 2020, nei primi mesi post-lockdown: 10,80 euro al metro quadrato (+1,60 euro rispetto al valore minimo). E per quanto gli ultimi rilievi abbiano ri-attestato la quota sui 10,30 euro al metro quadro, il discorso di fondo non cambia, visto che nel settembre 2016 “bastavano” 9,20 euro. Il solito appartamento da 60 metri quadri per dire, avrebbe richiesto mediamente un canone di circa 550 euro. Oggi invece la cifra supererebbe i 624 euro mensili. Ma se invece di optare per un discorso generale scegliessimo qualche categoria ben precisa, noteremmo addirittura la crescita degli affitti dei bivani (+1,06%, attestatasi addirittura a 12 euro al metro quadro) delle case semi-indipendenti (+1,02%, ovvero 9,7 euro al metro quadrato). Vada per la compravendita, quindi. Ma in quali zone è possibile risparmiare qualcosa? Ecco, sotto questo aspetto non ci sono grosse novità rispetto al passato: Pietà e Castellina si confermano le zone più care, con valutazioni che superano i 2300 euro medi al metro quadro. Più abbordabili Narnali e Maliseti (1800 euro circa) o Tavola (1850) volendo. Orazio è passato alla Storia per il “carpe diem”. E forse, chi ne ha la possibilità dovrebbe davvero scegliere questo momento per “cogliere l’attimo”. E comprare casa.

Seguici sui nostri canali