La provincia di Prato rinvia l'imposta pubblicitaria
"Le difficoltà che imprenditori, commercianti e singole famiglie hanno dovuto affrontare sono straordinarie".

Sarà discussa nel prossimo consiglio provinciale la delibera che rinvia al 30 settembre il pagamento per l’anno 2020 dell’imposta sulla pubblicità lungo le strade provinciali.
Imposta pubblicitaria
La proposta rientra nel pacchetto di agevolazioni già approvate il mese scorso dal Presidente della Provincia di Prato per ridurre gli effetti economici negativi per cittadini e imprese legati alla diffusione del coronavirus.
Le necessarie misure restrittive adottate dal governo per fronteggiare l’emergenza, infatti, hanno comportato conseguenze significative per tutti i comparti produttivi del Paese, compresi quelli del territorio di Prato. Misure molto restrittive hanno riguardato il libero esercizio delle attività commerciali, ma anche lo svolgimento di manifestazioni ed eventi, fiere e spettacoli di ogni genere. I divieti imposti hanno prodotto l’effetto immediato dell’annullamento, anche ad oltranza, di ordini di affissioni programmate su spazi pubblicitari degli operatori del settore. La decisione di rinviare il pagamento va nella direzione di dare ossigeno alle imprese e alle attività commerciali pratesi, in modo da favorire il rilancio e compensare il periodo di blocco forzato.
Difficoltà straordinarie
“La proroga dei termini - conferma il presidente della Provincia Francesco Puggelli - è un ulteriore aiuto rispetto a quanto già previsto dai decreti del governo e dalla Provincia di Prato, con contributi legati alla concessione degli immobili, del suolo pubblico e per l’uso dell’impiantistica provinciale. È necessario un sforzo senza precedenti per rimettere in moto il Paese: le difficoltà che imprenditori, commercianti e singole famiglie hanno dovuto affrontare sono straordinarie. Adesso è il momento di tornare a correre, creando le condizioni affinché il virus continui indebolirsi e per costruire insieme la ripresa. Come Provincia di Prato siamo pronti a fare la nostra parte, ascoltando direttamente le esigenze delle associazioni di categoria e delle persone e accogliendo le loro richieste come è avvenuto in questa circostanza”.