Tre nomi sicuri

Giani bis, i primi nomi della nuova giunta

Giani: “A me la sintesi”. Manetti e Monni nel primo toto giunta. In un mese giunta e programma

Giani bis, i primi nomi della nuova giunta

Finiti i brevi festeggiamenti per la rielezione, il presidente Eugenio Giani è già sul pezzo per arrivare a snocciolare i tanto attesi nomi dei componenti della nuova giunta del Giani Bis; tanto attesi perché stavolta la mediazione tra governatore e campo largo è insidiosa; premessa doverosa è che si tratta ancora di totogiunta, tra nomi quasi certi e ipotesi soltanto probabili.

Per ripartire con il nuovo corso Giani ha scelto il santuario della Madonna di Montenero patrona dei toscani, come nel 2020. Obiettivo arrivare con nomi e programma per la metà di novembre, così da convocare il Consiglio in tempi brevi e poter approvare il bilancio entro la fine dell’ anno. Se ciò non avvenisse, scatterebbe l’esercizio provvisorio, che significa spendere senza poter fare scelte strategiche.

Quota PD

Ma torniamo ai nomi: sotto l’insegna del Pd tre sono quasi sicuri

Monia Monni, assessora uscente all’ambiente e protezione civile, non ricandidata al consiglio regionale, ma già annunciata, anche se stavolta potrebbe avere deleghe diverse.

Matteo Biffoni, ex sindaco di Prato, ex presidente di Anci Toscana, uomo dei record : con le sue oltre 22mila preferenze si è guadagnato il lasciapassare ufficiale per la giunta regionale, anche se c’è chi ipotizza la corsa tris nel suo Comune che nel ‘26 torna al voto.

Simone Bezzini, senese, assessore regionale uscente alla sanità, era in forse, ma ha smentito gli scettici ricandidandosi e incassando quasi 13mila preferenze; un numero anche qui che contribuisce ad avallare una sua possibile riconferma al dicastero regionale della sanità, anche se il partito resta tiepido.

Sempre in ambito Pd, si fa spazio l’ipotesi Brenda Barnini, ex sindaca di Empoli, con oltre 13mila preferenze.

Sotto la Torre pendente il partito è commissariato e alla segreteria regionale fa comodo che il riformista Antonio Mazzeo abbia neutralizzato l’exploit della orlandiana ex assessore all’istruzione e alla formazione, Alessandra Nardini. Per lei all’orizzonte non sembra esserci nessun ruolo di rilievo.

Più papabile il grossetano Leonardo Marras, assessore uscente alle attività produttive: ha ottenuto oltre 13mila voti.
Diminuiscono le probabilità di riconferma per 
Stefano Baccelli, assessore uscente a viabilità e infrastrutture;

 

Quota AVS

Morale alto in casa Avs per il 7% . Qui Tra i nomi papabili per la giunta spicca quello di Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino al secondo mandato, con oltre cinquemila preferenze.

Quota M5S

Per il M5S potrebbe dare il suo contributo Irene Galletti: per lei, che ha ricevuto dall’ex premier Giuseppe Conte il via libera per il terzo mandato in consiglio regionale, potrebbe profilarsi una delega all’ambiente.

Quota Casa Riformista

Veniamo a casa riformista, ringalluzzita dall’ 8,9% ottenuto: da indiscrezioni per la giunta i papabili potrebbero non essere i consiglieri eletti in ambito Iv (Stefania Saccardi, vice presidente uscente della giunta regionale, e Francesco Casini).

I rumors portano al nome di Cristina Manetti. coordinatrice della lista, già capo di gabinetto di Giani. Sarebbe una promozione a spese’ della lady di ferro renziana Stefania Saccardi che risparmierebbe una doccia fredda a Italia Viva per aver ceduto il timone del gruppo consiliare ai civici arruolati da Giani, che Con Stefania Saccardi in giunta salirebbero a tre unità (Eligi di +Europa, Vittorio Salotti dei Libdem di Marcucci e il medico Stefano Grifoni come civico terzo eletto nel collegio di Firenze 1, Da qui l’ipotesi di Saccardi presidente del consiglio regionale.