POLITICA

Lega: "Stoppato un’insensata decisione del Pd di cambiare la legge sulle case popolari"

Montemagni: "La decisione di cancellare, con una misura improvvida, il requisito della residenza da almeno cinque anni per avere diritto ad accedere al bando per l’assegnazione di un alloggio, pensiamo sia, dunque, una scelta assolutamente illogica ed improduttiva"

Lega: "Stoppato un’insensata decisione del Pd di cambiare la legge sulle case popolari"
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"Premesso che non vi era nessuna necessità di modificare la normativa relativa all’accesso alle case popolari- afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega, anche a nome dei suoi colleghi- la forza dirompente di oltre duemila emendamenti ha, dunque, fermato l’insensato obiettivo della maggioranza di modificare la legge che determina l’assegnazione delle case popolari in Toscana”.

La decisione

“La decisione di cancellare, con una misura improvvida, il requisito della residenza da almeno cinque anni per avere diritto ad accedere al bando per l’assegnazione di un alloggio, pensiamo sia, dunque, una scelta assolutamente illogica ed improduttiva. Da parte nostra, con spirito costruttivo, avevamo, pertanto, presentato tre proposte di buonsenso; la prima prevedeva che, considerato come il cittadino italiano sia tenuto a dimostrare documentalmente di aver diritto all’abitazione, chiedevamo che pure la persona straniera certificasse, ovviamente nei Paesi in cui è presente un normale catasto e non per chi proviene da zone di guerra, di non possedere beni immobiliari nella sua nazione d’origine”.

“Oltre a ciò proponevamo l’introduzione di un punteggio premiante a favore di chi in modo certificato dimostra la conoscenza della nostra lingua; talvolta, infatti, possono, ad esempio, sorgere all’interno dei condomini delle conflittualità, magari dovute alla scarsa conoscenza delle stesse regole condominiali. Infine, auspicavamo la necessità di avere la residenza in Italia da almeno tre anni ed uno in Regione”.

"Insomma - conclude Elisa Montemagni- siamo soddisfatti di aver stoppato quanto ipotizzato da chi amministra questa Regione. Ribadiamo, dunque, il nostro pensiero: chi risiede da un certo periodo di tempo, sia cittadino italiano o straniero, non deve essere scavalcato in graduatoria, da chi, magari, è sul territorio toscano da pochi giorni. Vogliamo, inoltre, tranquillizzare il Capogruppo Pd, Ceccarelli, ricordandogli che nulla è stato bloccato, perché esiste una Legge, pienamente operativa e quindi i Comuni possono regolarmente pubblicare gli appositi bandi".

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