Deciderà Roma

Regionali Toscana, sfida Tomasi-Meini nel centrodestra

La consigliera: "Se poi sarà lui lo sosterrò". Il sindaco: "Segnali di vitalità"

Regionali Toscana, sfida Tomasi-Meini nel centrodestra
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Duello tra Lega e Fratelli d’Italia per la guida del centrodestra toscano alle prossime elezioni regionali. E non è detto che gli sfidanti alla fine non diventino tre. Alla candidatura di Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e coordinatore regionale di FdI, come governatore, il Carroccio oppone ora ufficialmente, dopo settimane di rumors, quella della capogruppo in Regione Elena Meini.
"Sarà una competizione sana, se dovesse esser lui candidato — spiega lei parlando di Tomasi — sarò la sua prima sostenitrice".
Meini ha 38 anni ed è originaria di Cascina (Pisa), dov’è stata presidente del Consiglio comunale quando sindaca era la sua collega e mentore Susanna Ceccardi, che è stata anche l’ultima candidata del centrodestra alle Regionali. Meini fu anche al centro di un caso per due curriculum in cui figurava una laurea in giurisprudenza mai ottenuta. Un refuso, assicurò.

Ma chi deciderà il candidato?

Niente primarie, confermano tutti, "non c’è più tempo". A scegliere il nome del candidato governatore sarà il tavolo nazionale di coalizione che si occupa delle elezioni nelle sei Regioni al voto (presumibilmente alla fine di ottobre).
Una partita cruciale per la compagine di governo, alla quale parteciperanno personalmente la premier Giorgia Meloni e i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. 
Sul piatto ci sono le questioni spinose che riguardano un nuovo eventuale mandato per il presidente del Veneto Luca Zaia (Lega) e i nuovi equilibri di coalizione che premiano il partito di Meloni.  Nulla è scontato, la mediazione potrebbe produrre effetti inattesi. È per questo che il Carroccio toscano ha fatto la sua mossa, vedi mai che possa toccare alla Lega esprimere il candidato (pur essendo ormai il terzo partito per peso nella coalizione).
"È un segnale di vitalità della coalizione, la candidatura della Lega è lo specchio del fatto che ci siano tanti bravi amministratori pronti a prendersi la responsabilità di guidare la Toscana", dice Tomasi.
Che certamente pensa ciò che dice, ben sapendo che tuttavia questo passaggio mette ancora più tempo fra la campagna elettorale e la probabile ufficializzazione della sua candidatura, a tutto vantaggio di chi — come il governatore uscente Eugenio Giani (Pd) — sta già portando avanti il suo racconto elettorale. «Siamo contenti che entrambi gli altri partiti abbiano individuato un profilo politico, ma noi — anticipa Marco Stella, coordinatore di FI — non giochiamo a “Indovina chi” e dunque non è detto che faremo un nostro nome.
Se lo facessimo sarebbe comunque un nome che va oltre il perimetro del centrodestra". Stella si vedrà con Tomasi e il coordinatore regionale leghista Luca Baroncini domani sera, martedì 18 febbraio, ma da quella riunione non arriveranno altre indicazioni: "Ci sono 6 Regioni al voto, è scontato che sia il tavolo nazionale a decidere".
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