INTERVIENE IL POLITICO

Scandalo rifiuti tossici concerie in agricoltura, Roberto Salvini: «Servono maggiori controlli»

Oltre 150 ettari di coltivazioni, perlopiù di granturco e girasole, sono stati inquinati.

Scandalo rifiuti tossici concerie in agricoltura, Roberto Salvini: «Servono maggiori controlli»
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Roberto Salvini (Gruppo misto), all'indomani dell'inchiesta che ha visto quattro arresti per il riutilizzo illecito di residui tossici delle concerie in agricoltura.

PER LA NOTIZIA DI CRONACA QUI: Traffico illecito di rifiuti: arrestati tre amministratori di consorzio e un agricoltore

Scandalo rifiuti tossici

«In una Toscana già straziata, ancora una volta, vengono smaltiti su terreni creando con questo sistema un inquinamento diffuso. Nelle scorse settimane, nel Comprensorio del Cuoio, sono state rinvenute nel corso di un’indagine condotta dai Carabinieri forestali di Firenze, dalla Polizia municipale dell’Empolese Valdelsa e dalla Dda di Firenze,  24mila tonnellate di rifiuti speciali contenente cromo esavalente e idrocarburi, illecitamente utilizzati come concime – afferma il consigliere regionale Roberto Salvini (Gruppo misto) – Oltre 150 ettari di coltivazioni, perlopiù di granturco e girasole, sono stati inquinati. Si tratta di pericolosi residui della lavorazione conciaria, che venivano falsamente dichiarati come prodotti idonei alla concimazione e utilizzati da aziende agricole compiacenti, per un giro di affari e di morte milionario».

La mozione

«Come emerge dall’inchiesta, gli scarti di lavorazione, ancora una volta, vengono smaltiti su terreni agricoli creando con questo sistema un inquinamento diffuso – conclude Salvini – Ho presentato una mozione per sensibilizzare, nuovamente, la Regione a effettuare maggiori controlli. In una Toscana già straziata dall’inquinamento, soprattutto nelle coltivazioni e acque di pianura, come ho denunciato anche nelle mie pubblicazioni “Fonti di inquinamento dannose per la salute” e “Acqua potabile: inquinamento e riflessi sulla salute”, tutelare la salubrità delle nostre terre, delle nostre falde e della nostra produzione agroalimentare deve essere un impegno prioritario per l’amministrazione regionale».

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