Solidarietà e tecnologia

Ospedale virtuale: va avanti il progetto del Comune di Viareggio

Il progetto coordinerà in telemonitoraggio e teleassistenza i servizi sociosanitari affiancando le farmacie

Ospedale virtuale: va avanti il progetto del Comune di Viareggio

Ospedale virtuale: innovazione epocale nel governo della Salute in Italia e leva cruciale per la sostenibilità delle cure di prossimità, al domicilio di pazienti fragili e anziani e sui territori disagiati.

Alternativa reale a costosi e spesso inutili ricoveri ospedalieri. Il tema è stato affrontato in chiusura della Festa della Salute di Viareggio che si è svolta nei giorni scorsi al Principino Eventi, promossa dal Comune di Viareggio, in collaborazione con Motore Sanità e reso possibile grazie al contributo di iCare.

Una risposta, l’ospedale virtuale, anche alle difficoltà, certificate da Agenas, nell’attuazione della rete di Ospedali e Case di comunità previsti dal Pnrr. Queste ultime secondo l’ultimo report di Agenas – a poco più di un anno dalla scadenza del piano, fissata per dicembre 2026 – ne vede attive al 30 giugno 2025 solo 660 lungo lo Stivale su 1.723 programmate e solo 46 di esse offrono tutti i servizi previsti. La Toscana, dove sono 77 quelle funzionanti, insieme ad Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto, rappresenta la punta avanzata nella attuazione di questo ampio progetto di riforma ma in un’Italia che viaggia a due velocità e che molto difficilmente riuscirà a centrare l’obiettivo di una riforma piena della assistenza territoriale e domiciliare richiesta nel post Covid soprattutto per le incognite legate alla gestione del personale da impiegare nel loro funzionamento. Un fronte su cui tutte le regioni italiane soffrono per un modello di cure territoriali non ancora adeguato ai fabbisogni di pazienti e famiglie.

“L’ospedale virtuale è un innovativo programma di rinnovamento e di sostegno sociale e sanitario offerto dall’uso sapiente delle nove tecnologie e mette al centro persone, famiglie e nuclei familiari che hanno o possono andare incontro a difficoltà di salute o di fragilità sociale – ha sottolineato l’assessore comunale con delega alla Sanità Duilio Francesconi – nei territori comunali la massima autorità sanitaria è il Sindaco e la politica locale ha il compito di intercettare questi bisogni”. L’obiettivo è duplice: da un lato aiutare a migliorare la qualità della vita di chi è fragile o malato cronico, dall’altro prevenire situazioni di emergenza evitando accessi impropri in Pronto soccorso.

Viareggio dunque si propone come laboratorio nazionale di innovazione civica dove solidarietà e tecnologia camminano insieme.

Garantire supporto costante a chi vive condizioni di fragilità, valorizzare il ruolo delle famiglie come primo presidio di cura e assistenza, integrare tecnologie come l’Ospedale virtuale per ridurre distanze e tempi di attesa, affrontare con organizzazione e metodo il nodo irrisolto dell’assistenza durante i periodi in cui il massiccio afflusso turistico che rischia di penalizzare i residenti. Costruire infine un’alleanza stabile con la Regione Toscana affinché i fondi PNRR, in particolare la missione 5 e 6, possano sostenere economicamente le finalità di di un progetto che è ormai giunto alla fase attuativa. Questi gli obiettivi dell’iniziativa.

Fulcro del sistema sarà la centrale operativa cittadina, cuore digitale del progetto che coordinerà in telemonitoraggio e teleassistenza i servizi sociosanitari affiancando le farmacie che diventeranno punti di accesso diffusi al nuovo servizio, con introduzione di Totem diagnostici che permetteranno esami rapidi e controlli di base in prossimità delle abitazioni, in collegamento costante e continuo con un team di specialisti dislocati in sedi comunali e già individuati per ospitare centri servizi e spazi di coordinamento.

“Con l’ospedale virtuale – sottolinea il sindaco Giorgio Del Ghingaro – si realizzerà un monitoraggio continuo dei parametri vitali dei pazienti e servizi di consulenza a distanza con medici e infermieri sempre raggiungibili. L’infrastruttura digitale, l’acquisto di tecnologie e l’attivazione dei servizi e formazione del personale saranno finanziati con i fondi del Pnrr e dunque in sinergia con la Regione Toscana. Il Comune mette in gioco le proprie risorse patrimoniali e logistiche offrendo spazi e favorendo il radicamento territoriale del progetto in sinergia istituzionale con gli organi regionali”.

Per le famiglie si tratta di un’ulteriore maggiore sicurezza e un sostegno concreto ai servizi di cura e assistenza derogati al domicilio del paziente che così diventa davvero, come previsto dal Dm 77 del 2022, il primo luogo di cura. Per pazienti anziani e fragili per patologie significa meno solitudine, più prevenzione e accesso facilitato a controlli medici che faciliterà anche il lavoro dei medici di medicina generale sgravando la rete ospedaliera dagli accessi impropri in pronto soccorso. Per Viareggio si tratta di rafforzare la propria identità di città innovativa, solidale e accogliente.

“L’ospedale virtuale – ha concluso Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità, medico con un passato da manager di aziende sanitarie pubbliche nonché autore dell’unica monografia esistente dedicata agli aspetti sanitari, economici e gestionali del modello di ospedale virtuale – è stato introdotto negli Usa a partire dal 2015 e oggi è una realtà in Europa, in Cina, Australia e Canada. L’esperienza maturata fin qui ci dice che l’ospedale virtuale fornisce un’elevata efficacia e affidabilità anche in cure intensive, consente un migliore utilizzo delle risorse e si configura come un investimento non solo economico ma soprattutto sociale e sanitario per le comunità sfavorite anagraficamente e dal punto di visto geomorfologico”. Viareggio è il primo Comune in Italia a dare attuazione a questo progetto, ma un esempio di reparto virtuale è stato attuato a Roma 9 con un’unità operativa di 80 letti virtuali. I risultati? In un anno la riduzione di oltre il 10% degli accessi al Pronto soccorso, la riduzione di oltre il 10% dei re-ricoveri e una netta riduzione delle giornate di degenza media.

“L’ospedale virtuale – ha proseguito Zanon – è un’innovazione del sistema sanitario che utilizza la telemedicina per fornire assistenza sanitaria e sociale continua e a distanza, estendendo i servizi sanitari e sociali alle case dei pazienti e ottimizzando le risorse. Con un’attività svolta 24 ore al giorno per sette giorni su sette è un’opportunità concreta per un territorio come quello della Versilia (7 Comuni con un unico ospedale) che deve sostenere una comunità coesa e resiliente”.