Empoli-Cagliari finisce a reti bianche e un punto che serve poco. Fischi e contestazioni da parte dei tifosi
Corsi: "Sono dispiaciuto perché la squadra è stata fischiata ed è una cosa anomala"

"Vogliamo dare un segnale importante anche per i nostri tifosi, trasformando la delusione della Coppa Italia in rabbia positiva". Aveva presentata così la gara mister Roberto D'Aversa alla vigilia di Empoli - Cagliari, ma evidentemente non è bastato. L'appuntamento alle 15 di domenica al Castellani è stato segnato un pareggio amaro, accompagnato da fischi e contestazioni.
Una gara avara di emozioni, se non quelle dei tifosi, appunto, delusi e arrabbiati.
Gli azzurri sembrano aver perduto l'equilibrio, che in questo caso dovrebbe essere la stella polare, per raggiungere la meta: la salvezza.

"In questo momento bisognerebbe battere le mani lo stesso alla squadra - ha detto Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli -. Noi non siamo in grado di fare certi investimenti, ma secondo me alla fine ce la possiamo fare lo stesso a raggiungere la salvezza. Poi se qualcuno pensa che si possa vincere la Coppa credo che debba cambiare squadra".
Non ha usato mezzi termini il numero uno azzurro, colpito appunto dai fischi dei tifosi indirizzati alla formazione di D'Aversa.
"Sono dispiaciuto perché la squadra è stata fischiata ed è una cosa anomala per Empoli".
E poi ancora:
"Abbiamo fatto giocare tanti giovani, alcuni anche esplosi senza che ce la aspettassimo. A noi ci vedono come un modello e il modello si difende incoraggiando i ragazzi e mantenendo equilibrio e calma.
L'Empoli è in lotta fino alla fine, mi aspetto il recupero di qualche giocatore e credo che abbiamo gli strumenti per vincerne qualcuna".