A cura di Slow food editore

Toscana, la regione delle osterie

E' la seconda per numero di chiocciole assegnate dalla guida delle Osterie d'Italia

Toscana, la regione delle osterie

E’ stata illustrata, nella sede di Toscana Promozione Turistica, la presentazione regionale dell’edizione 2026 della Guida alle Osterie d’Italia a cura di Slow Food Editore.

Alla sua edizione n. 36 corrisponde un affresco variopinto della ristorazione italiana attraverso la sua forma più “popolare” quella delle osterie che non esprimono solo la qualità del cibo o una filosofia di cucina, ma mantengonovive pratiche sociali, riti e gestualità che affondano le radici nei saperi locali e raccontano l’identità e la cultura italiana.

La vitalità delle osterie è confermate dalla crescita del numero dei locali segnalati: 1980 e accanto alle osterie, ai ristoranti, alle enoteche con cucina e agli agriturismi, ci sono anche quest’anno i Locali Quotidiani, sezione inaugurata nell’edizione 2025, che raggruppa tutte quelle tipologie ristorative alternative come pastifici, gastronomie, enoteche con cucina e altre realtà più informali, in cui sia primaria l’attenzione allo stare bene, al territorio e al piacere della tavola. L’anno scorso i Locali Quotidiani erano 134, quest’anno il loro numero è salito a 161.

I principi ispiratori della guida sono sempre gli stessi: cucina locale nel suo contesto autentico, uso di prodotti di qualità e del territorio, prezzi accessibili ai più.

Principi che si ritrovano nel manifesto dei valori di Vetrina Toscana con cui Slow Food Toscana ha firmato un accordo con cui condivide attività di promozione come Il Salone del Gusto e Terra Madre, Slow Beans, MareDiVino e DiGusto e attività congiunta come Vetrina Toscana Kids, dedicata all’educazione alimentare dei bambini.

Quello che emerge dalla guida è un racconto della Toscana e delle sue osterie che esprimono: forte rapporto con il territorio, tradizione e autenticità, mantenendo l’atmosfera gioiosa e conviviale dello stare a tavola.

La Toscana si conferma ai vertici della guida è infatti la seconda regione nella classifica nazionale per numero di Chiocciole. Una visione che emerge dai numeri, mai statica, ma sempre in divenire: 130 osterie, 20 Locali Quotidiani, 13 trippai per un totale di 163 presenze in guida.

Le Chiocciole sono 29 (di cui 5 novità) più una chiocciola tra i trippai per un totale di 30 Chiocciole.

Tra le osterie, Firenze è la provincia con più locali (23), seguita da Lucca (19) e Grosseto (19). Siena è la provincia con più chiocciole (6), seguita da Arezzo (5), Lucca (4), Grosseto (4) e Firenze (4).

Quest’anno la toscana si aggiudica anche uno dei 10 premi speciali a livello nazionale che è stato assegnato a Enoteca Spontanea di Firenze come “miglior Cantina in un ristorante”.

Le 5 nuove Chiocciole, il massimo riconoscimento, che viene attribuito a quelle insegne che si contraddistinguono per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con i valori di Slow Food sono: Nicola Schirru (Enoteca Spontanea, Firenze), Michele Premoli (Casa e ciliegie, Loro Ciuffenna), Cristian Borchi (Locanda Antica Porta di Levante, Vicchio), Alberto Gianassi (Trattoria Da Alberto, Montecarelli), Fabrizio Caponi (Il Ciocio, Suvereto).

Nella foto in allegato le 5 nuove chiocciole della Toscana insieme a Francesco Tapinassi, Direttore di Toscana Promozione Turistica, Massimo Rovai, Presidente Slow Food Toscana, Gian Marco Mazzanti, Coordinatore regionale Guida Osterie