Luis Oliveira (Lulù) è intervenuto questa sera, mercoledì 19 febbraio, al Salotto Viola su Italia 7 per commentare il momento attuale della Fiorentina.
Come si riparte?
"Ritrovare subito l'entusiasmo e andare a vincere. La squadra ritroverà il suo bomber Moise Kean. I compagni lo conoscono bene e sanno come servirlo".
L'obiettivo viola?
"Bella domanda. Me lo chiedo anch'io. Mi domando se realmente la squadra ha capito dove vuole arrivare? Lo ha deciso oppure no? E' stato detto con chiarezza qual è il traguardo da raggiungere? Lo devono sapere. Tutti. Società, allenatore e giocatori".
Un consiglio a Zaniolo?
"Per prima cosa deve lavorare su se stesso. Deve cercare di ritrovare la miglior condizione mentale (ancor prima che fisica). Deve recuperare la fiducia nei propri mezzi. Deve tornare a credere davvero in ciò che può fare. E' un ragazzo che ha qualità e che, secondo me, rappresenta il futuro della Fiorentina e della nazionale italiana".
C'è un Luis Oliveira nella Fiorentina attuale, pronto a fare il falco?
"No, non c'è. Il problema è che nel calcio di oggi non si salta più l'uomo. Non viene coltivata la cultura del dribbling. Quando ancora giocavo e mi arrivava la palla, io provavo sempre a saltare l'avversario. Ne dribblavo uno, due, tre... se non punti e non salti l'uomo non può esistere la superiorità".
Il coro che la Fiesole ti cantava sulle note di "Maledetta primavera"?
"Certo che lo ricordo. Una grande emozione. Anche perché appena arrivai dal Cagliari me ne cantavano un altro... decisamente più polemico".