Regionali in Toscana: tanti nomi per il centrodestra
Tomasi si conferma il più apprezzato tra i possibili avversari

Un doppio segnale che consolida la percezione, almeno tra i cittadini, di una sfida ormai a senso unico, nel solco della storia politica regionale.

Uno scenario in cui pesa il parterre affollato di aspiranti governatori — quattro, forse cinque con il generale Roberto Vannacci — in casa centrodestra, tutti accomunati da una trasversale debolezza in termini di riconoscibilità e popolarità tra gli elettori, secondo il sondaggio.
L’unico a potersela giocare, almeno sulla carta, è il sindaco FdI di Pistoia Alessandro Tomasi, considerato dal 52% degli elettori del centrodestra il candidato ideale, con una distanza siderale del 28% rispetto al secondo e di almeno 45 rispetto agli ultimi, i consiglieri regionali Marco Stella (FI) e Elena Meini (Lega).
Il sondaggio Emg, il secondo di questo tipo sulle regionali, è stato condotto il 18-20 febbraio scorso su un campione di mille toscani (70% metodo Cati, 30% Cami).
Rilevazione che certifica, a un mese dalla precedente, come la bilancia continui a pendere drasticamente a favore del centrosinistra, grazie anche alla confusione tra gli sfidanti, divisi su più nomi e ancora lontani dal trovare una quadra.
Interessante in questo senso è l’analisi dei rapporti di forza in casa centrodestra: Tomasi resta saldamente il front-runner della coalizione grazie al 47% di riconoscibilità (più 3%) e al 14% di popolarità (più 2%), dietro di lui il nome più caldo è il consigliere regionale leghista (ed ex candidato sindaco a Firenze), Giovanni Galli che vanta il 35% tra i cittadini e il 14% di popolarità.
Sul gradino più basso del podio c’è invece Vannacci che, forte di una presenza mediatica da tormentone, raggiunge il 44% di riconoscibilità ma si ferma al 12% di fiducia tra gli elettori.
Due non candidati (almeno per ora) che superano quelli ufficialmente in campo: Stella è conosciuto dal 24% dei toscani e Meini dal 22%, con una fiducia rispettivamente all’8% e 5%.
Intanto Giani gongola: cresce di 4 punti sia in riconoscibilità sia in popolarità, rendendo secondaria la discussione sulla composizione della coalizione a suo sostegno.