Accoltellato a Vicofaro, c'è un fermo

C'è un fermato per l'aggressione a colpi di arma bianca avvenuta il 25 febbraio scorso nel magazzino della parrocchia di Vicofaro, in provincia di Pistoia.

I carabinieri della stazione di Pistoia hanno dato esecuzione a un decreto di fermo, emesso dalla locale Procura, nei confronti di un uomo di 33 anni, di origine nigeriana. L’indagato è sospettato del reato di tentato omicidio ai danni di un trentunenne di origine gambiana.

Le indagini dei Carabinieri

Le indagini, condotte dai militari dell’Arma e coordinate dalla Procura di Pistoia, hanno permesso di ricostruire la dinamica degli eventi. Intorno alle 21 del 25febbraio, una lite per futili motivi tra i due ospiti della struttura sarebbe rapidamente degenerata in una colluttazione: il nigeriano, colpito con un coltello, riportando ferite ad una spalla avrebbe risposto all'aggressione a sua volta ferendo il 31 enne di origine gambiana (che è stato denunciato per il reato di lesioni personali aggravate) alla gola. Quest'ultimo , data la gravità delle sue condizioni è stato portato prima al pronto soccorso di Pistoia, in un secondo momento all’ospedale di Prato, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico d’urgenza . La prognosi al momento del ricovero è stata definita riservata.

Pericolo di fuga

Gli elementi raccolti durante le prime indagini e la natura delle lesioni riscontrate, hanno fatto emergere  un quadro indiziario grave e univoco nei confronti dell’aggressore: la zona del corpo attinta, la modalità dell’azione e l’arma utilizzata hanno permesso di configurare l’azione come idonea e inequivocabilmente diretta a cagionare la morte della vittima. Anche a causa del concreto pericolo di fuga dell’indagato, che dopo l'aggressione si era allontanato dalla struttura, è stato  convalidato il provvedimento di custodia cautelare nel carcere di Pistoia.