Studio della Normale di Pisa A

Ossigeno nella galassia più vicina al Big Bang

E' la galassia più distante mai trovata

Ossigeno nella galassia più vicina al Big Bang

JADES-GS-z14-0 è una galassia dell’Universo appena nato, pochi milioni di anni dopo il Big Bang. Scoperta solo di recente grazie al telescopio spaziale James Webb, è la più distante mai trovata: è così lontana che la sua luce ha impiegato 13,4 miliardi di anni per raggiungerci, e la vediamo ora com’era quando l’Universo aveva meno di 300 milioni di anni, circa il 2% della sua età attuale. Un Universo bambino.

Due team di astrofisici, uno dei quali italiano della Scuola Normale Superiore (l’altro è dell’Osservatorio di Leida, Paesi Bassi), hanno rilevato la presenza di ossigeno in questa galassia, a conferma di analoghe osservazioni dell’Università dell’Arizona che non avevano però la misura sperimentale diretta.

Cosa implica la scoperta

Con la presenza di ossigeno su JADES-GS-z14-0, gli astrofisici ipotizzano che le prime galassie siano in realtà chimicamente ben più mature di quanto previsto. La scoperta è resa possibile stavolta grazie all’insieme di radiotelescopi dell’osservatorio ALMA, situato nel deserto di Atacama nel nord del Cile, di cui è partner l’European Southern Observatory (ESO).

“Le galassie solitamente iniziano la loro vita piene di stelle giovani, costituite principalmente da elementi leggeri come idrogeno ed elio – spiega Stefano Carniani, cosmologo della Normale, autore principale dell’articolo su Astronomy & Astrophysics –.

Mentre le stelle si evolvono, creano elementi più pesanti come l’ossigeno, dispersi nella galassia ospite dopo la loro morte. Finora si pensava che, a 300 milioni di anni, l’Universo fosse ancora troppo giovane per avere galassie ricche di elementi pesanti. Tuttavia i dati ci indicano invece che JADES-GS-z14-0 contiene 10 volte più elementi pesanti del previsto“.

È come trovare un adolescente dove ti aspetteresti solo bambini”, ritiene Sander Schouws, primo autore dello studio su un’altra rivista, The Astrophysical Journal. I risultati mostrano che la galassia si è formata molto rapidamente e sta anche maturando rapidamente, aggiungendosi a un crescente corpo di prove a favore di una formazione delle galassie molto più rapida di quanto ci si aspettasse”.

La rilevazione ha anche permesso di rendere le misurazioni della nostra distanza da JADES-GS-z14-0 molto più accurate. “Grazie a ALMA siamo a un livello di precisione della distanza della galassia fino a un’incertezza di appena lo 0,005 per cento, pari a 5 cm su una distanza di 1 km, e ciò ci consente di svelare la rapida evoluzione di questo agglomerato di stelle, una conferma dell’importanza cruciale di questi telescopi di punta nello studio dell’universo primordiale”, aggiungono Eleonora Parlanti e Giacomo Venturi, rispettivamente dottoranda e assegnista di ricerca presso la Scuola Normale.

“La scoperta rappresenta una sfida e un’opportunità per i modelli di formazione ed evoluzione delle galassie e servirà da punto di riferimento per le successive simulazioni ai supercomputer che indagano le condizioni fisiche dell’Universo primordiale”, conclude Andrea Ferrara, coordinatore del Gruppo di Cosmologia alla Scuola Normale Superiore.