Morto in cava, ipotesi malore: disposta l'autopsia

E' stata disposta l'autopsia sul corpo di Paolo Lambruschi, il 59enne storico dipendente della Cooperativa Canalgrande, per cui faceva il camionista, che nella mattina di lunedì 28 aprile è morto precipitando con il camion nel burrone di Fossaficola, a Carrara.

Lambruschi stava scendendo dalla cava 150 per raggiungere la numero 95 alla guida di un dumper, un mezzo pesante usato per mantenere i piazzali puliti movimentando le scaglie all’interno dei bacini marmiferi; nel tragitto è successo qualcosa, ed è su questo che la Procura sta cercando di fare luce aprendo un'indagine e disponendo l'autopsia; tra le ipotesi al vaglio c'è infatti anche quella del malore, che avrebbe fatto perdere il controllo del mezzo al 59enne, precipitando nel burrone.

Durante la caduta il mezzo ha perso il cassone che, dopo un volo di diversi metri si è schiantato alla fine del ravaneto. Lambruschi sarebbe morto sul colpo. L’esame autoptico è stato disposto proprio per capire se l'incidente è stata provocato da un malore improvviso o da cause accidentali. L'uomo lascia una moglie e una figlia.

Gli operatori del reparto Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Aslsono rimasti per tutta la giornata di lunedì sul posto per i rilievi d’urgenza da consegnare alla Procura. Effettuati i rilievi anche attraverso l’uso di un drone.

Quello che è emerso è che Lambruschi era un camionista esperto, con tanta esperienza su quel tipo di strade: un percorso che faceva abitualmente; proprio per questo colleghi e conoscenti, increduli davanti a una tragedia immane, hanno avanzato l'ipotesi del malore improvviso.

Sotto choc la comunità carrarese e tutto il settore lapideo apuoversiliese. Stamani i bacini si sono fermati. Proclamato un giorno di sciopero