Detenuti appiccano fuoco nel carcere di Porto Azzurro
Aggressori ubriachi per la grappa distillata clandestinamente

Disordini domenica 3 agosto nel carcere di Porto Azzurro, con sei agenti di polizia penitenziaria portati in ospedale per ferite e intossicazioni da fumo. Le violenze, come riferito dal sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe in una nota, sono iniziate nel pomeriggio e sono culminate in aggressioni nei confronti degli operatori di sicurezza e in incendi appiccati all'interno di almeno due celle.
Tre i detenuti che avrebbero messo a fuoco alcuni indumenti all'interno del carcere elbano. Gli agenti sono accorsi per assicurare lo spegnimento, rimanendo intossicati, ma sarebbero anche stati oggetto di aggressioni rimanendo feriti. Da qui i soccorsi e il trasferimento in codice giallo al pronto soccorso del presidio ospedaliero di Portoferraio.
"Il pretesto è stato quello di pretendere le celle aperte senza alcun vincolo di chiusura; al diniego del personale di servizio è seguita un’escalation di atti di devastazione e aggressioni", ha raccontato in una nota Francesco Oliviero, segretario regionale del Sappe.
I detenuti sarebbero stati partuicolarmente aggressivi anche perché ubriachi per aver ingerito troppa grappa prodotta artigianalmente all'interno del penitenziario; già in passato gli alcolici erano stati oggetto di sequestri.
Sul posto sono intervenute le ambulanze della Misericordia e quella della Pubblica Assistenza di Capoliveri con a bordo l'infermiere del 118.